Alcamo, il capogruppo dell’Udc Saverio Messana: “La giunta grillina poteva fare di più”

redazione

Alcamo, il capogruppo dell’Udc Saverio Messana: “La giunta grillina poteva fare di più”

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mercoledì 02 Gennaio 2019 - 17:22

Il segretario alcamese dei democristiani ha espresso, a fine 2018, il suo pensiero sull’attività dell’amministrazione comunale, a due anni e mezzo dall’insediamento dei pentastellati al governo della città. Inoltre, ha chiarito i rapporti con la consigliera Rita Norfo. Nel corso dell’anno appena conclusosi, infatti, si sono registrati diversi screzi tra i due in Aula Consiglio. Contrasti che hanno condotto il l’esponente politico all’assunzione della guida del suo gruppo, all’interno del consesso civico, al posto della collega di partito.

L’amministrazione Surdi ormai è giunta a metà del suo mandato. Qual è il suo giudizio in merito all’operato dei 5 Stelle?

L’ho detto anche in occasione dell’ultimo Consiglio comunale, quando il sindaco ha fatto la sua relazione annuale sul programma svolto: dopo due anni e mezzo, metà mandato, come ha detto lei, pensavo che si poteva fare anche qualcosa di più. Non lo dico per criticare, ma lo dico per spronare questa amministrazione, perché a me chi governa interessa poco. A me interessa la città. Noi al primo posto abbiamo messo la città dal primo giorno che ci siamo insediati. L’UDC non governa ad Alcamo da 25 anni. Perciò, pensi un po’ se noi siamo stati al governo della città negli ultimi 25 anni. No, siamo stati sempre all’opposizione. Però, abbiamo fatto sempre un’opposizione concreta, seria e corretta. Siamo abituati a questo. Io penso che si poteva fare qualcosa di più. Perché? Penso, ad esempio, a delle entrate che il Comune di Alcamo potrebbe avere se si lavorasse di più negli uffici. E mi allaccio un attimo all’Urbanistica. Perché all’Urbanistica? Perché quello che sto dicendo dipende anche dall’Urbanistica. Io non sono mai stato d’accordo ad avere un ingegnere capo all’Urbanistica per tre giorni alla settimana, a prescindere dalla persona (il dottore Venerando Russo ndr) che è validissima, attenzione. Sotto questo punto di vista niente da dire, una persona valida, che si spende. Però, sono sempre tre giorni. Tre giorni su cinque non vanno bene in un comune di circa 50 mila abitanti. Questo è il mio parere. Poi, l’amministrazione faccia quello che ritiene più opportuno. Dicevo al sindaco, nell’ultima interrogazione che ho fatto, che il Consiglio comunale, avendo 14 consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle, la giunta, tutti i presidenti di commissione, voglio dire, non ha problemi a lavorare. Perché quando ci sono tanti partiti che, magari, non trovano l’accordo, ecco, viene più difficile. In questi due anni e mezzo, e penso per tutti i cinque anni, questa amministrazione non ha nessun tipo di problema con i numeri. I numeri sono importanti in politica. Perciò, ecco perché dico che si poteva fare di più. Penso a delle entrate che non ci sono state in questo comune, ai diritti pubblicitari. Significa che in questo ente, l’Urbanistica, al quale compete fare i progetti, non riesce a fare un progetto serio e per cui le aziende, che sono predisposte, premono per avere gli spazi pubblicitari che significano entrate. Non è riuscito a varare questa cosa e di questo me ne dispiaccio. Ancora, avendo fatto tutte le strisce blu in alcuni posti della città, non siamo ancora in grado, a fine 2018, ad avere delle entrate dai parcheggi, e di questo me ne dolgo perché noi andiamo appresso alle mille euro a volte; a dare un servizio in più, mettendo anche qualche pulmino. Perché con le entrate di questi servizi potremmo dare altri servizi alla città: mettere dei pulmini che servono in tutto il territorio. Penso alla gente che sta nella zona di Sant’Anna alta, agli anziani che non possono raggiungere il centro storico perché non hanno la macchina. Però, in quel caso, potrebbero andare nel centro storico dove in questo momento abbiamo dei problemi: viene poco frequentato.

Il 2018 è stato un anno molto impegnativo per il Consiglio comunale. Avete approvato 11 regolamenti e due DUP (Documento Unico di Programmazione).

Io sono in seconda commissione consiliare (competente in materia di bilancio ndr). Lo dico spesso anche in Consiglio comunale che il lavoro importante si svolge nelle commissioni. Mi pregio di dirle che in seconda commissione, di cui sono componente, lavoriamo veramente senza guardare il colore politico, andando a spulciare le carte, andando praticamente a convocare tutto il personale di alcuni uffici per collaborare e per fare qualcosa in più per la nostra città che, magari, prima non si faceva. Assolutamente sì. Perciò, le commissioni sono la parte fondamentale. Prima di arrivare in Consiglio comunale, hanno il dovere, l’obbligo, ma nel caso nostro (seconda commissione ndr) anche il piacere di una collaborazione attiva e fattiva, ripeto, non pensando al colore politico, lavorando tutti per la città. E nella seconda commissione, dove io sono presente, dove siamo spesso tutti presenti, e non è facile mi creda, lavoriamo solo per questo. Da questo punto di vista, sono contento perché ho trovato tra i componenti, anche il nuovo presidente della seconda commissione (Noemi Scibilia del M5S ndr), persone valide. Spesso riusciamo a confrontarci, uscire con unico documento e fare delle cose importanti per la nostra città. Certo, i tempi a volte sono più lunghetti. Ma una settimana o qualche mese in più per varare un documento è importante, perché nel momento in cui si va in Consiglio comunale è giusto avere tutti i dati. Sono documenti che restano. Restano per noi e per quelli che vengono dopo.

La vostra critica principale, come opposizione, è quella sui tempi ristretti per approvare i documenti importanti.

Parliamo anche di cose normali, dei debiti fuori bilancio. Spesso ci capita di convocare la commissione urgente la mattina e la sera avere Consiglio comunale. Chi è in seconda commissione, il lavoro, l’atto se lo legge in commissione, ma tutti gli altri colleghi, che non sono in questa commissione o altre commissioni, che fanno questo lavoro un giorno prima, e io non ci sono o un altro collega non c’è, hanno dei problemi seri a capire cosa si sta votando. E questo non va bene. Dobbiamo sforzarci tutti, dal presidente del Consiglio comunale  (Baldo Mancuso ndr), all’amministrazione, agli uffici, a dare più tempo per capire l’atto che andiamo a votare in Consiglio comunale: le carte, i verbali spesso arrivano alle sette quando c’è la seduta. E non è giusto questo. Dobbiamo sicuramente migliorare.

Tra i vari progetti che ancora non stati portati avanti dalla giunta, lei spesso fa riferimento a quello del quartiere Sant’Ippolito. Un progetto che risale alle precedenti amministrazioni. Perché è importante quest’opera?

Intanto, si tratta del più grosso progetto che abbiamo dentro il cassetto. Un progetto finanziato, attenzione. Non parliamo qua di un progetto senza finanziamenti. Addirittura, con la gara espletata. Un progetto di circa 8 milioni di euro. Per ora, con i tempi che corrono, si mette in moto per la nostra città un lavoro di 8 milioni di euro. Al Sant’Ippolito andiamo a fare anche degli appartamenti per chi ne ha bisogno, perché sono degli appartamenti ai fini sociali. Qualche altra cosa andiamo a fare per il comune: un ufficio, l’ex carcere mandamentale dove c’è la direzione 4 in questo momento che, veramente, non è messa bene. Significa andare a sviluppare qualcosa di importante per la nostra città. A parte questo, dal primo giorno che ci siamo insediati, due anni e mezzo fa, io questo progetto l’ho attenzionato immediatamente. Perché ne avevo un po’ visione, l’avevo un po’ capito che c’era questo progetto quando non ero consigliere comunale. Due anni e mezzo, come mai? Non so la colpa di chi è, mi creda. Ma che c’è una colpa anche politica da questo punto di vista, me lo faccia dire. Non è possibile che diciamo sempre “gli uffici”. Quando un assessore al ramo capisce che c’è un finanziamento di 8 milioni di euro, io non farei dormire notte  e giorno gli uffici per eventuali problematiche. Se c’è da recarsi a Palermo più spesso, come ho detto al sindaco, bisogna andarci. Se c’è da andare a Roma, bisogna andarci, perché il sindaco o l’amministrazione o l’assessore, quando si prende questo incarico, al comune meno ci sta meglio è. Perché deve andare negli uffici competenti romani, palermitani, per portare finanziamenti alla nostra città. Questo deve fare la politica: intervenire quando c’è qualcosa che non va. Sì, si sta facendo qualche passo in avanti, rispetto al periodo precedente, però, ancora dobbiamo crescere. Ecco perché non sono così contento dei primi due anni e mezzo di amministrazione Surdi. Il sindaco è una bravissima persona. Capisco che amministrare non è facile, però, dobbiamo impegnarci ancora di più. E lo dico con passione perché io faccio politica per passione.

Nel corso del 2018 è diventato capogruppo, subentrando alla sua collega Norfo. Per gli operatori dell’informazione è stato abbastanza esplicito lo strappo che si è verificato all’interno del Consiglio comunale. Abbiamo assistito più di una volta a degli screzi. Come è la situazione? Si parla di un possibile traghettamento della consigliera comunale in un altro partito, Sicilia Futura.

A me questo non risulta completamente.  Sono affermazioni giornalistiche che io non so. Le posso dire che fino a qualche giorno fa c’è stata una riunione a Palermo. La consigliera Norfo era invitata ed è venuta. Perciò, ufficialmente, le posso dire che io non so niente di questa cosa. Mi dispiace che, magari, capitano gli strappi interni, però, servono per crescere. A tutti. Nella foga, nella mia passione, a volte esagero. Io non ho niente di personale con nessuno. Lo facciamo per crescere tutti. Certo, si può anche sbagliare a volte la forma e chiedo scusa che questo capita. A me capita, forse, più spesso. Come le ripeto, io la politica la faccio per passione.

Al contrario, sembra molto in sintonia con il nuovo membro dell’UDC, Anna Allegro. Con la neo componente avete assunto una forza numerica maggiore all’interno del Consiglio comunale e della seconda commissione.

Con la consigliera Allegro ci siamo confrontati dal primo giorno che ci siamo insediati. Proviene da partiti di centro come il nostro. Dopo un confronto serrato, che c’è stato in questi anni, mi ha manifestato la sua volontà di aderire al nostro partito. Io ne ho parlato con il nostro capo politico, l’assessore (regionale ndr) Turano. È stato lieto di accoglierla a braccia aperte. La consigliera Allegro è una persona preparata, una persona stimata da tutti noi. Una persona che non va oltre le righe. Sa fare bene il suo lavoro, lo fa con passione. Anche se giovanissima, ha l’esperienza della passata consiliatura. Perciò, la consigliera Allegro è parte integrante del nostro partito.

Gli alcamesi sono per l’appunto rappresentati a livello regionale dall’assessore Turano. Cosa ci si può attendere da questo governo?

Non volevo uscire dai confini comunali. Le dico con orgoglio che grazie all’assessore alle Attività Produttive, l’onorevole alcamese Mimmo Turano, la settimana scorsa è stato fatto un elenco delle ditte che hanno partecipato ai bandi e 450 milioni di euro sono stati già notificati. La prima tranche è pronta per essere pagata alle imprese che ne hanno fatto richiesta. Mai successo negli ultimi anni, perché spesso i soldi europei tornavano indietro.

Ne usufruiranno molte imprese alcamesi?

Alcamesi, di Castellammare, di Castelvetrano, di Mazara, della provincia di Trapani. Sono numeri importanti e io sono orgoglioso di questo perché, intanto, se si spendevano i soldi c’era una premialità nel 2019 che l’Europa prima non dava. Si discuteva di altri 250 milioni di euro. Nel momento in cui questi soldi non si spendevano, non solo tornavano indietro, ma non c’era nemmeno la premialità. Perciò, di questo, grazie agli uffici, grazie al lavoro che hanno fatto a Palermo, coordinato dall’assessore Turano, si è arrivati a questi numeri. E non sono numeri da poco: sono posti di lavoro. Le imprese che prendono le percentuali (di finanziamento ndr) a fondo perduto così alte, s’impegnano ad assumere. Giustamente, significano posti di lavoro per la nostra provincia, per la nostra città, Alcamo, e per tutto il territorio regionale. Di questo ne sono orgoglioso.

Lei è contestualmente capogruppo e segretario del suo partito ad Alcamo. Intende mantenere queste due cariche?

Io non sono “poltronaro”, non mi interessano queste cose. Se ci sarà possibilità di allargare il raggio, perché no? Ci mancherebbe. Anzi, chi ha incarichi che ben venga. Chi veramente tiene al partito, è giusto che si spenda. È giusto che sia così, perché altrimenti io solo o un altro solo non ha dove andare. Noi siamo per allargare il più possibile. Che ben vengano le persone che si vogliono spendere per il partito.

Cosa si attende per il 2019? Quali atti importanti pensa che debbano arrivare in Consiglio comunale?

Intanto, io spero che il bilancio quest’anno nel nostro comune si faccia nel più breve tempo possibile. Poi, spero che si inserisca la programmazione al DUP che abbiamo approvato in Consiglio comunale con 17 nostre proposte (parlo della minoranza). Proposte serie, approvate da tutti, e di questo ne sono orgoglioso perché io ho fatto un appello prima della programmazione al DUP, ho fatto un appello a tutto il Consiglio comunale, dicendo che questo è un atto importantissimo che andiamo a votare. Non parliamo di colori politici, ma parliamo della nostra città. E il Consiglio comunale ha risposto. Spero che nel nuovo bilancio, nel nuovo Piano triennale delle opere pubbliche si inserisca tutto quello che abbiamo approvato in Consiglio comunale.

Linda Ferrara

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