Nei giorni scorsi gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Garibaldi-Pipitone” diretto dalla preside Francesca Pantaleo, hanno incontrato il Principe Gioacchino Lanza Tomasi nella suggestiva cornice delle Cantine Bianchi di Marsala. I fumi inebrianti dei liquorosi hanno fatto da sfondo all’aurea risorgimentale respirata dai presenti. Un momento per riflettere sui 60 anni dalla pubblicazione di uno dei romanzi italiani più influenti: “Il Gattopardo” e del suo autore, Giuseppe Tomasi di Lampedusa. La presenza di suo figlio, il Principe Gioacchino, è stata una serie di contatti fortunati che lo hanno portato a Lilybeo, così come ci ha raccontato l’insegnante Egidia Occhipinti, referente del progetto sullo studio del Risorgimento assieme alla collega Veruska Di Girolamo, che i ragazzi hanno svolto presso la Biblioteca Comunale.
“L’obiettivo è stato quello di far emergere varie prospettive storico-letterarie dell’opera”, ci ha detto la Occhipinti. Lanza Tomasi ha parlato dei suoi antenati, tracciando la figura del padre e le caratteristiche salienti del Gattopardo, non solo l’aspetto storico in sè, di una società miope già proiettata al futuro, al successo, ma approfondendo alcuni aspetti psicoanalitici dell’opera. “Ecco perchè si può definire un romanzo esistenzialista, perchè scava nell’animo umano, nel fallimento dell’uomo. Tomasi – ci dice ancora l’insegnante – non ha a che vedere con i suoi contemporanei, è più intimista, un regista che analizza a distanza i suoi personaggi. Possiamo ben dire che il protagonista letterario, Don Fabrizio, è un alter ego di Tomasi di Lampedusa”.
“Il Gattopardo” quindi, è un’opera fuori contesto in un periodo in cui si osanna il neorealismo appena nato. Gli studenti della Scuola Media “Pipitone” hanno accolto il Principe con danze e costumi dell’epoca gattopardiana, impreziosendo l’incontro con letture. Importante per il percorso di studi risorgimentali degli alunni, è stata la collaborazione di Milena Cudia, responsabile della Biblioteca “S. Struppa” e dello storico marsalese di adozione, Salvatore Vecchio, che durante l’incontro alle Cantine Bianchi, ha dialogato con il Principe. Gli studenti nella prossima primavera visiteranno Palazzo Tomasi a Palermo e il grande patrimonio bibliotecario.