Ci sono fatti di cronaca che segnano il periodo in cui accadono. Non si tratta soltanto di terremoti devastanti e di grandi alluvioni, ma molto spesso di persone sconosciute che salgono all’onore della cronaca per rimanerci per anni e a volte anche per decenni per il solo fatto di essere state uccise. E’ il caso del delitto di Cogne o dell’omicidio della ragazzina bresciana Yara Gambirasio. In questi due fatti si tratta di delitti dei quali, con sentenza definitiva o quasi, la magistratura ha appurato i colpevoli. Di altri non si è saputo mai né il movente nè il colpevole. Però la gente ne continua a parlare. Si susseguono periodicamente trasmissioni televisive attraverso le quali si aggiorna la situazione oltre ad informare anche i più giovani di quello che accadde quando erano piccoli o addirittura quando ancora non erano nati. Eravamo nati e avevamo l’età per adesso ricordare quando sparì nel nulla Emanuela Orlandi, giovanissima figlia di un funzionario del Vaticano. Quella che all’inizio poteva sembrare come un'”ordinaria” sparizione di un’adolescente, magari per un allontanamento volontario da casa, divenne presto uno dei casi più oscuri della storia italiana e della storia vaticana, che coinvolse lo stesso Stato Vaticano, lo Stato Italiano, l’Istituto per le opere di religione, la Banda della Magliana, il Banco Ambrosiano e i servizi segreti di diversi Paesi; la reale natura dell’evento a tutt’oggi non è ancora stata definita. Qualche giorno fa alcuni operai effettuando dei lavori, hanno rinvenuto delle ossa umane sotto un pavimento, all’interno della Nunziatura Vaticana in Italia (una specie di Ambasciata). La cronaca di questi giorni la conoscete e non è questa la sede per ricordarvela. Ma alcune domande (che resteranno rigorosamente senza risposta) noi ve le giriamo. Ora operai scavano, trovano ossa dentro un luogo dove la storia antica si tocca con mano, e che accade? Chi di dovere collega il rinvenimento con una scomparsa di appena 35 anni fa? Una volta nelle tenute gentilizie c’erano annesse anche le cappelle e vi si seppellivano i morti della casata. E tutti hanno pensato invece che al corpo di una antica Marchesa o di un Cardinale, alla povera Emanuela? Mah! E anche se l’odierna tecnologia ci dimostrasse tramite la prova del Dna che i resti sono della ragazza scomparsa nel 1983 che cambierebbe per tutti noi? (Altra cosa è per i suoi familiari…). E il movente? E il motivo per cui la Orlandi fu rapita e uccisa? Domande che si fanno ancora e che si continuerebbero a fare anche se i resti fossero attribuiti alla giovane. Di certo assieme alle sue ossa riposerebbe anche il mistero del perché: come si sa oltre il Tevere in tema di misteri quando vogliono, sono degli specialisti.
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