Visite fiscali non pagate, il Comune di Alcamo avvia un dialogo con l’Asp di Trapani

redazione

Visite fiscali non pagate, il Comune di Alcamo avvia un dialogo con l’Asp di Trapani

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venerdì 28 Settembre 2018 - 16:19

La scorsa settimana è stata diffusa la notizia della scoperta, da parte dei dirigente ad interim del settore Affari generali, il dottore Vito Bonanno, di passività dell’ente per circa 300 mila euro nei confronti dell’Azienda Sanitaria Provinciale e relative ai compensi per visite fiscali effettuate ai dipendenti comunali nel periodo che va dal 2010 al 2017. Nessuno stanziamento all’interno di bilanci fino ad oggi approvati è stato riscontrato a fronte di tali debiti.

Nelle prossime settimane potrebbe risolversi, con un accordo tra il Comune di Alcamo e l’ASP di Trapani, la questione concernente i compensi dovuti per le visite fiscali effettuate su richiesta dell’ente locale, negli otto anni oggetto della querelle (2010-2017), e mai pagate. La scoperta dell’importante debito nei confronti dell’Azienda Sanitaria Provinciale sembra essere avvenuta per caso. Infatti, al segretario comunale, il dottore Vito Bonanno, incaricato a fine luglio 2018 della direzione 2 dal sindaco Domenico Surdi, a seguito del collocamento a riposo dell’avvocato Giovanna Mistretta, a sua volta alla guida di tale settore dal 2017, è stata presentata una nota dell’ASP di Trapani alla quale non era stata data risposta. Il dirigente ad interim, dunque, verificava quanto sollecitato dall’Azienda Sanitaria Provinciale nel marzo del 2018, ossia il pagamento di varie fatture relative ai compensi per visite fiscali dal 2014 al 2017, per quanto atteneva i dipendenti del settore presso il quale aveva appena preso l’incarico. Il controllo è stato poi esteso a tutti i compensi fatturati dall’ASP di Trapani, dopo che l’ufficio ha messo in evidenza un’altra situazione analoga, questa volta del 2016, riscontrata dal dirigente pro-tempore, il dottore Marco Cascio, il quale rinviava ad una nota del 2010 del segretario comunale allora in carica, il dottore Cristofaro Ricupati. Quest’ultimo si era espresso per la gratuità del servizio di controllo sulle assenze per malattie, effettuata dall’Azienda Sanitaria Provinciale, nonostante una sentenza della Corte Costituzionale del 2010, la quale sostanzialmente aveva dichiarato incostituzionale la legge del 2009, che rinviava al servizio sanitario nazionale i relativi oneri a carico delle aziende sanitarie, e una pronuncia della Corte dei Conti dello stesso anno. Sollecitato, infatti, dalla decisione dell’organo di controllo dello Stato in materia fiscale, il legislatore nazionale ha nel 2011 istituito un apposito stanziamento di spesa obbligatoria che viene ripartito ai comuni, proprio sulla base dei dati relativi alle visite mediche effettuale ai rispettivi dipendenti. Detti trasferimenti risultano effettuati al Comune di Alcamo a partire dal 2012 e per i quali è stata individuata un’apposita voce di bilancio. Quindi, l’ente, nonostante abbia percepito le risorse dallo Stato per pagare le visite fiscali effettuate dall’ASP, non ha poi corrisposto le somme dovute a quest’ultima né tantomeno previsto la spesa citata nella redazione del bilancio. Inoltre, dal 2015, le fatture sono diventate elettroniche e quindi note all’ufficio finanze. Dunque, la cifra complessiva di quanto fatturato dall’ASP negli otto anni oggetto del mancato pagamento si aggirerebbe attorno alle 300 mila euro. Una somma ingente e che potrebbe portare al nascere di un debito fuori bilancio con effetti sull’equilibrio di bilancio dell’anno in corso, se non verranno accantonate apposite risorse nel fondo relativo. Il primo cittadino ha dichiarato, in occasione della pubblicazione della notizia da parte della testata online partinicolive.it, di escludere la possibilità di un buco di bilancio, sollevando allo stesso tempo il quesito sulla fine di quelle somme che avevano una destinazione vincolata.

Nelle ultime ore, intanto, sembra si stia aprendo uno spiraglio nei rapporti tra i due enti pubblici, il Comune di Alcamo e l’ASP di Trapani, per l’appunto. Un accordo, infatti, potrebbe giungere nelle prossime settimane, così come ci ha prospettato l’avvocato dell’Azienda Sanitaria Provinciale, il dottore Michele De Maria da noi contattato. “Abbiamo avviato un’interlocuzione con il nuovo segretario comunale di Alcamo (dottore Vito Bonanno n.d.r.), il quale si è reso conto della situazione. E, quindi, abbiamo avviato un dialogo”, ha affermato il legale. Poi, ha continuato “Noi chiaramente faremo valere i nostri diritti. Però, se è possibile addivenire ad un rapporto amichevole, piuttosto che seguire la via giudiziaria,  è sempre meglio, specie con le pubbliche amministrazioni”. Ed ha aggiunto “Sicuramente avremo degli incontri per quantificare quanto è il credito. Verificheremo, anno per anno, le risultanze appunto. E, poi, magari, a loro richiesta, potremo pattuire le modalità di pagamento. Sicuramente, l’Asp deve recuperare questo credito. Questo è poco, ma sicuro”. Successivamente, il legale dell’azienda di Trapani ha spiegato alla nostra testate qual è stato il cambiamento con la nuova dirigenza dell’ente “In passato, il Comune di Alcamo, nelle persone dei precedenti amministratori, ci aveva negato il diritto ad incassare queste somme. Quindi, c’era una posizione conflittuale tra l’ASP e il Comune di Alcamo. Ora, invece, il segretario Bonanno si rende conto che il diritto alla nostra pretesa è fondata. C’è da verificare di cosa si tratta, verificare i conti e le fatture e poi concordare i termini di pagamento”. Inoltre, l’avvocato Michele De Maria ha dichiarato di augurarsi un accordo tra le due pubbliche amministrazioni da concludere nelle prossime settimane.

Linda Ferrara

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