CALCIO FEMMINILE. Dopo l’ingaggio di Chiara Anna Cartarasa, giovanissima atleta classe 2001 proveniente da Caltanissetta e lo scorso anno in forza al Licata Calcio Femminile di Giacomo Sabini, un’altra trapanese si accasa al Marsala Femminile. Si tratta di Veronica Di Stefano, classe 2000, dotata di una rapidità fuori dal comune. Ha iniziato a giocare nella Polisportiva Paceco per poi fare esperienze nel calcio a 5 con il Trapani Futsal di mister Gaspare Favarotta e con il Montallegro di Giovanni Cirillo dove ha affinato le sue doti tecniche. Quest’anno ha, però, deciso di tornare alla sua vecchia passione per il campo grande andando. “Con Veronica, a cui la società ha accordato la maglia con il numero 18, continuiamo la nostra politica di una squadra giovane e di qualità – ha dichiarato il team manager Michela Martino – crediamo di aver selezionato accuratamente tutte le ragazze che abbiamo in rosa fino ad ora e di aver scelto bene, poi solo il tempo potrà darci torto o ragione, noi siamo fiduciosi”. La squadra attualmente sta svolgendo la preparazione atletica presso il Mariano Di Dia di Strasatti in vista del campionato di eccellenza (ex serie C) al quale parteciperà.
VOLLEY FEMMINILE. Sarà la marsalese Erika Marino a capitanare l’Agren Fly Volley Marsala. L’atleta trentenne porta alla compagine sportiva un importante valore aggiunto, dettato dalle precedenti esperienze extraregionali dove ha rappresentato punto di riferimento per le compagne di squadre. Cresciuta nella tricolore Marsala, ad appena otto anni, la Marino ha proseguito il suo percorso sportivo nelle giovanili under 15 raggiungendo le finali nazionali nel 2002, classificandosi al quinto posto. La roccaforte della sua esperienza sono le numerose presenze nei campionati di serie C: a Marsala, Trapani, Palermo, Castelvetrano e Roma. La maturità sportiva di Erika Marino arriva con il campionato di b1 a Marsala, dove ha giocato per due stagioni. “Lo sport è stato il pilastro della mia crescita personale – dichiara Erika – la mia devozione a questa attività mi ha permesso di conoscere il mondo sano del gioco di squadra fino ad essere, con questa nuova sfida, portatrice dei valori positivi che la pallavolo possiede”.
