Ultimi dettagli da limare per il bando relativo ai collegamenti aerei con l’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi. Esaurito l’iter procedurale di pertinenza della Regione, in questi giorni la palla è tornata all’Airgest e al Comune di Marsala, in quanto capofila del nuovo accordo di co-marketing. Dalle indiscrezioni fin qui filtrate, il bando dovrebbe comprendere circa 25 collegamenti: una quindicina nazionali (con scali aeroportuali del centro nord) e una decina europei. Una volta sottoscritto, il contratto resterà in vigore per tre anni. Verosimilmente, i tecnici e gli addetti ai lavori saranno chiamati agli straordinari anche nel fine settimana, per far sì che tra lunedì e martedì si possa chiudere tutto e l’amministrazione comunale lilybetana potrà sottoscrivere l’atto deliberativo a contrarre, dopo di che si potrà procedere alla pubblicazione del bando. Il sindaco Alberto Di Girolamo si dice ottimista sul buon esito di questi ultimi passaggi, pur consapevole che la responsabilità legale che si sta assumendo il Comune di Marsala nella gestione dei 17 milioni di euro (iva inclusa) del bando comporta la necessità di mantenere alta l’attenzione sull’intero iter burocratico.
Nel frattempo, si registra un nuovo intervento da parte della deputata regionale marsalese Eleonora Lo Curto, secondo cui il bando “non è l’unico atto per rendere competitivo l’aeroporto trapanese”. “Da mesi – sottolinea la Lo Curto – anche attraverso una mia mozione (109) sostengo che l’accorpamento delle società di gestione degli aeroporti di Trapani e Palermo sia la via maestra per razionalizzare i costi e lavorare sull’incoming turistico e il movimento passeggeri”. Per la parlamentare i tempi sono maturi per un vertice che metta insieme il management di Airgest e Gesap “con Angius, Mistretta e Giambrone in prima linea, assieme ai sindaci di Palermo Leoluca Orlando e dei comuni del trapanese, e con la presenza fattiva delle organizzazioni degli imprenditori e degli operatori turistici”. “Ho chiesto al presidente della commissione Bilancio dell’Ars di convocare subito dopo la pausa estiva, gli assessori Pappalardo e Armao, unitamente agli altri attori sopra menzionati per avviare celermente questo strategico progetto. Anche Angius ha puntualizzato che i problemi degli scali aeroportuali minori non si risolvono con “la continuità territoriale” ed io sono certa che bisognerà superare questa logica che nasce da chi non ha visione ampia e pensa che per dare impulso al turismo basti finanziare le compagnie aeree. Piuttosto occorre interrogarsi sul modello di sviluppo e sull’idea della Sicilia che vogliamo. Insisto, per fare in Sicilia ciò avviene alle Baleari, occorre investire denaro sul sistema territoriale, sgravare le imprese, creare collegamenti e la rete infrastrutturale. Quand’anche arrivasse un aereo con 300 turisti a Trapani saremmo costretti a constatare che la loro permanenza nel territorio durerebbe appena il tempo di un caffè per transitare verso altra destinazione, là dove il sistema ricettivo è adeguato. Per questo servono strategie compensative e risorse adeguate per promuovere il sistema territoriale. Parleremo di questo in commissione e incalzerò governo e parlamento per avviare i percorsi necessari ad ottenere il riconoscimento degli svantaggi derivanti dall’insularità”.