E’ stato il Tribunale di Marsala a condannare davide Durante, e suo fratello Nino, a tre anni e mezzo di carcere. L’accusa per l’ex presidente di Confindustria Trapani è quella di bancarotta fraudolenta. Il pm Anna Sessa aveva invocato 4 anni. L’indagine, svolta dalla sezione di PG della Guardia di finanza della Procura, scattò a seguito di una relazione del curatore fallimentare.
Nello stesso procedimento era rimasta coinvolta anche Adriana Genovese, che ha già patteggiato una condanna a poco più di un anno. Secondo l’accusa, la donna, era amministratore unico della “Conglomerati Santa Ninfa”, che fallì. Nell’azienda Nino Durante era socio di maggioranza – nonché socio anche della Calcestruzzi Santa Ninfa – mentre Davide Durante era amministratore e socio della Bitumedil, amministratore della Elettrosud e socio della Calcestruzzi Santa Ninfa, pur consapevoli che la situazione patrimoniale della società Conglomerati santa Ninfa non era solida. Nonostante ciò avrebbero “distratto” dalle casse sociali circa 369 mila euro. Avrebbero insomma svuotato le casse della società che stava per fallire.
Ciò con pagamenti a terzi per obbligazioni assunte dalle società sopracitate e con versamenti sui conti correnti delle stesse. Il Tribunale di Marsala ha condannato i fratelli Durante anche al risarcimento danni in favore della curatela fallimentare, costituitasi parte civile. L’ammontare del risarcimento sarà poi quantificato in sede civile.