Strutture Turistiche: “Come è stata investita la tassa di soggiorno?”. Niente eventi culturali e turisti in calo

redazione

Strutture Turistiche: “Come è stata investita la tassa di soggiorno?”. Niente eventi culturali e turisti in calo

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lunedì 09 Luglio 2018 - 16:20

“Ancora più difficile è amministrare una città come Marsala con tutti i problemi vecchi e nuovi, acqua, illuminazione pubblica, strade, ed ora anche la spazzatura per le strade. Ma questo dovrebbe essere ordinaria amministrazione. Non deve occuparsene solo il sindaco, ma ci sono anche gli assessori che dovrebbero avere sotto controllo, dal punto di vista tecnico, i rami di appartenenza”. Sono le parole di Gaspare Giacalone, presidente dell’Associazione Strutture Turistiche del territorio di Marsala che, con una lunga lettera, si rivolge in maniera seria e dura all’Amministrazione comunale, spiegando loro che un fatto straordinario, ovvero un’emergenza deve essere programmata in modo che si sappia come affrontarla. In buona sostanza, riparare una conduttura guasta o una strada rotta deve essere un fatto che bisogna saper gestire. Ma quello che preme l’AST è fare rete, non pensare di “salvarsi da solo” sperando che possa andar meglio nella prossima stagione. Perchè oggi, anche da un punto di vista economico, è importante presentarsi uniti di fronte alle Istituzioni.

Poi le prime perplessità: “Non è possibile che il sindaco dica a metà luglio che non hanno i soldi per eventi turistici. Non è possibile impiantare cantieri in zone ad alto uso turistico – ha affermato Giacalone -. Allora noi non vogliamo più manifestazioni garibaldine organizzate il 10 maggio, non vogliamo più partecipazione a Blu Sea Land organizzate due giorni prima, non vogliamo più Christmas Time, senza che nessuno lo sappia almeno in Sicilia, non vogliamo più niente di tutto questo, fatto con pochi soldi, ma che risultano totalmente sprecati. Ed allora che fare? Il turismo ha bisogno di programmazione, programmazione almeno annuale, se non triennale o di legislatura. L’Amministrazione comunale sino ad ora non ha avvertito cosa gira attorno. Ha introdotto la “Tassa Turistica” e l’ha considerato un introito come un altro. La tassa di soggiorno è una tassa di scopo, per agevolare iniziative turistiche e promuovere il territorio, per creare un circolo virtuoso con altri turisti. Negli scorsi anni la tassa è servita a fare pubblicità attraverso la Ryanair, abbiamo pagato la Ryanair per i passeggeri che ci portava”.

Quello che è più allarmante, è il numero di turisti che soggiorna nelle strutture turistiche marsalesi che si è notevolmente ridotto. “E’ iniziata una guerra tra poveri tale da mettere in vendita camere o appartamenti a luglio a 10 euro a persona – ha detto ancora Gaspare Giacalone -. Vogliamo ricominciare dall’istituzione, come peraltro si diceva di fare, di un tavolo tecnico sul turismo ma è difficile trovare i singoli rappresentanti dei vari settori turistici. Dobbiamo vedere che fine hanno fatto i soldi incassati dalla tassa di soggiorno e vedere di cominciare da questi per promuovere un brand”. Poi alcuni numeri: il 50% delle nuove attività lavorano in nero, 20-30 strutture più grandi, ovvero altri 400-500 soggetti che ospitano turisti a vario titolo, (condomini, agenzie immobiliari, privati, b&b sulla carta, ecc.). Tra le proposte dell’AST: premialità a quanto dimostrano di aver pagato la tassa di soggiorno, istituzione di una polizia turistica per verificare condizioni economiche “furbette”.

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