Nei giorni scorsi sono state diffuse dalla stampa regionale le principali novità introdotte dall’assessore Ruggero Razza sul riordino della rete ospedaliera. Il piano si muove all’interno dei paletti fissati dal Ministero e in gran parte ricalca il lavoro messo a punto dall’ex assessore Baldo Gucciardi. La principale novità voluta dal governo Musumeci riguarda l’aumento dei posti letto (170 in più in tutta la Sicilia), con un sensibile incremento di quelli riguardanti le lungodegenze e un incremento minimo degli “acuti”. Al contempo, è prevista una diminuzione delle unità complesse, cioè le strutture guidate da primari, che passeranno dalle 1024 programmate dal governo Crocetta alle 873 inserite nel documento di Razza.
Grande attenzione, naturalmente, è stata riservata dai partiti e dai movimenti politici alle scelte riguardanti i territori. Ed è qui, ancora una volta, che non stanno mancando le polemiche.
Per quanto riguarda la provincia di Trapani, è stata confermata la scelta di mantenere solo due Dea di primo livello, il “Paolo Borsellino” di Marsala e gli Ospedali Riuniti di Trapani e Salemi. Mazara, Castelvetrano ed Alcamo restano ospedali di base, mentre Pantelleria rimane classificato come presidio in zona disagiata.
Proprio da Mazara, per quanto riguarda il trapanese, si levano ancora una volta le principali critiche a questo schema. Lo scorso anno, era stato il sindaco Nicola Cristaldi a criticare duramente la rete ospedaliera disegnata dall’assessore Gucciardi. Adesso è proprio un esponente di Diventerà Bellissima, il movimento creato da Nello Musumeci, a opporre il proprio dissenso. Si tratta di Giorgio Randazzo, candidato alle ultime regionali e adesso in rotta con i suoi compagni di viaggio, a partire dall’assessore Razza, reo – a suo dire – di aver penalizzato con la sua scelta il nosocomio e la comunità mazarese.
Sulla vicenda si registra l’intervento del coordinatore provinciale Paolo Ruggieri: “Prendo atto con dispiacere delle dimissioni di Giorgio Randazzo da “Diventerà Bellissima”, motivate dal fatto che Mazara del Vallo sarebbe stata “tagliata fuori” nel piano di riordino ospedaliero. Mi corre obbligo di evidenziare che il detto piano non è stato ancora adottato e che ogni situazione può essere presa in considerazione avuto però riguardo alla complessità della rete ospedaliera. Non ritengo opportuno perpetuare nella politica campanilistica, altrimenti ogni comunità potrebbe ritenere di essere legittimata ad ottenere qualcosa a scapito di un’altra, mentre dovremmo tutti mirare ad una migliore complessiva offerta sanitaria a favore dei Cittadini. Auspico che Giorgio Randazzo, già candidato all’ARS nella lista di “Diventerà Bellisima” e componente del coordinamento provinciale, possa rivedere la sua posizione, certo che il confronto debba essere sempre privilegiato, essendo il miglior metodo per arrivare alle soluzioni più razionali. Manifesto pieno sostegno all’assessore Ruggero Razza, certo che continuerà ad operare con assoluta obiettività per una sanità siciliana sempre più efficiente”.
Anche Vincenzo Abate, del coordinamento provinciale di Diventerà Bellissima, ha inviato alla stampa una nota, in cui prende le distanze da Randazzo e difende il lavoro di Razza, che – a suo parere – produce una sostanziale e significativa novità, “meno poltrone per i primari e più posti letti per i pazienti, con il risultato significativo di migliorare la qualità del servizio sanitario regionale”. Per Abate “ la nuova rete regionale rappresenta un netto miglioramento per il livello di tutela della salute dei cittadini della provincia di Trapani e dell’ intera isola”. Condivisione del piano di riordino della Rete ospedaliera in provincia di Trapani è stata espressa anche dall’avvocato Vincenzo Maltese presidente dell’Osservatorio per la legalità: “La riforma va nell’ottica della “spending review ” e quindi della minor spesa pubblica, come auspicato dalla Corte dei Conti, e al contempo alla miglior efficienza del servizio pubblico sanitario. È questo che interessa alla gente. Queste scelte oltre a dare spazio alla buona sanità, accelerando finalmente il percorso dei tanto attesi pubblici concorsi volti a migliorare anche la qualità del servizio”.
Sulla Rete Ospedaliera interviene anche il Pd, attraverso il parlamentare regionale Giuseppe Arancio, componente della commissione sanità all’Ars, che ha presentato un atto di indirizzo, approvato all’unanimità, in cui si evidenzia la necessità di potenziare “il bacino di personale medico di anestesia e rianimazione, terapia per assicurare la sicurezza e la piena funzionalità del sistema sanitario in Sicilia”. L’atto di indirizzo, rivolto al governo regionale ed all’assessore Razza, chiede l’attivazione di due procedure concorsuali di bacino, una per la Sicilia Orientale ed una per la Sicilia Occidentale, “al fine di garantire il reclutamento a tempo indeterminato presso tutte le Aziende Sanitarie siciliane dei dirigenti medici di anestesia e rianimazione, permettendo così ai medici che conseguiranno il titolo di anestesista nel mese di agosto, di partecipare alle stesse procedure fugando, pertanto, il rischio di una loro assunzione fuori dalla nostra regione”. Nella risoluzione si chiede inoltre di prevedere la possibilità di adottare tutti gli atti idonei finalizzati all’espletamento da parte delle Aziende Sanitarie siciliane delle procedure di mobilità per i dirigenti anestesisti e di prevedere la copertura finanziaria necessaria per adottare misure per l’attivazione di assegni aggiuntivi su base regionale per ulteriori posti di specializzando nelle varie discipline.
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