Si è concluso il Convegno “Oltre i confini della disabilità: non barriere ma ponti – Servizi specialistici per la famiglia tra privato sociale scuola e territorio” svoltosi presso il Complesso Monumentale San Pietro di Marsala. Chiuso il sipario del progetto, c’è però la volontà di continuare l’opera più importante che si chiama “qualità della vita per chi è disabile e vive e lavora con lui”. “Abbiamo voluto tutti abbattere muri di diversità per costruire ponti di sostenibilità e di opportunità.
Abbiamo voluto condividere parole ma trasformandole in fatti – ha fatto sapere Mara Sartori, esperto in Tecnologie e Metodologie per la disabilità -. Abbiamo creato momenti in cui abbiamo condiviso ma anche diviso-con coloro che hanno creduto in tutti noi”. Valutazione delle potenzialità residue, riabilitazione, didattica speciale, autonomia personale, leggi ma anche divertimento e ricerca, sono i “mattoni” che formeranno quei ponti che cambieranno la situazione. Ma, come affermato dalla ricercatrice Sartori, servono anche quegli “operai”, quei “muratori”, quei “costruttori” di opere salde e sicure che conducono ad obiettivi importanti. “Un grazie ai relatori, all’organizzazione e a tutti coloro che hanno partecipato al progetto – ha dichiarato -. Un grazie a Rosa Adamo e al suo gruppo che ha reso possibile tale evento, al professore Paolo Casano per il supporto e la relazione”.
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