Il Consiglio comunale di Petrosino ha approvato il bilancio di previsione triennale 2018-2010 e il relativo Dup (Documento unico di programmazione). Il via libera al documento finanziario è arrivato, ieri sera, nel corso della seduta convocata dal presidente Davide Laudicina. L’atto deliberativo è stato approvato all’unanimità dei presenti, con il voto favorevole degli otto consiglieri di maggioranza del gruppo “Cambia Petrosino”.
I due consiglieri di opposizione presenti a inizio seduta, Vincenzo D’Alberti e Concetta Vallone, hanno abbandonato l’aula con l’obiettivo di lanciare un segnale di forte dissenso. Prima, però, hanno letto un documento scritto, in cui hanno ribadito ancora una volta la propria preoccupazione sullo stato dei conti del Comune di Petrosino. “Da un’attenta analisi dei documenti approvati dalla giunta Comunale – affermano D’Alberti e Vallone – appare chiaro che il futuro di questo piccolo comune è ormai compromesso e che l’approvazione di questo bilancio di previsione causerebbe una preoccupante situazione di crisi economica. Il comune di Petrosino è tra i più poveri d’Italia, con i cittadini con un reddito medio tra i più bassi del Paese e con decine di famiglie che vivono in situazioni di indigenza. Moltissimi nostri concittadini non riescono ad andare avanti, a programmare il loro futuro, a dare un avvenire ai propri figli in questa terra”. Vani sono stati gli appelli a restare in aula da parte del presidente del Consiglio comunale Davide Laudicina. “È per noi assolutamente utopistico pensare che sia realizzabile riscuotere la cifra di 22 milioni complessivi (12 milioni la competenza riguardante il 2018, 10 milioni per quanto riguarda gli anni passati) in bilancio come previsione di entrate – sottolinea la consigliera Vallone -. Questa è una giunta che non pensa al carico oneroso e poco sostenibile affidato alle future generazioni e senza alcun indirizzo politico chiaro sul futuro di Petrosino. Pertanto abbiamo deciso di abbandonare l’aula ritenendo opportuno non entrare nel merito della discussione sul Bilancio per rendere ancora più forte il nostro netto dissenso.
“La nostra amministrazione continua a fare il proprio dovere -ha replicato il sindaco Gaspare Giacalone -. Con la diligenza tipica di un buon padre di famiglia, abbiamo voluto dare un’impronta di parsimonia al bilancio e di scrupolosità sia sul fronte delle entrate che delle spese. Allo stesso tempo, però, abbiamo incrementato i fondi destinati alle politiche sociali, alla sicurezza e alla cultura della legalità”. Prima della votazione finale del bilancio, l’aula ha approvato un maxi emendamento proposto dai consiglieri di maggioranza, con il quale sono stati destinati all’esecuzione di alcuni lavori pubblici (tra cui la manutenzione delle strade) 31 mila euro di proventi derivanti dalla vendita delle aree cimiteriali. Lo stesso emendamento prevedeva anche il rimpinguamento dei capitoli di bilancio riguardanti l’assistenza economica, l’assegno civico, la videosorveglianza, il randagismo e le manifestazioni turistiche. “Era doveroso – afferma il presidente Davide Laudicina – che una parte dei proventi della tassa di soggiorno fosse destinata a iniziative riguardanti questo settore”. La votazione del bilancio è stata preceduta dall’approvazione degli altri tre punti all’ordine del giorno, ovvero la verifica della quantità e qualità delle aree da destinare alla residenza ai sensi dell’art. 14 del d.l. 55/1983, il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, nonché il programma triennale delle opere pubbliche 2018-2020 ed elenco annuale dei lavori per l’anno 2018.
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