Il consigliere Sucameli (PD): “L’amministrazione Surdi è politicamente immatura”

redazione

Il consigliere Sucameli (PD): “L’amministrazione Surdi è politicamente immatura”

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martedì 17 Aprile 2018 - 16:00

A quasi due anni dalla sua elezione all’interno dell’Aula Falcone-Borsellino, abbiamo intervistato il capogruppo dei democratici, da sempre avverso alla politica dei 5 stelle, il quale non ha risparmiato dalle critiche neanche il direttivo del suo partito locale che, però, non intende lasciare.

Qual è il suo giudizio su questa amministrazione?

È un’amministrazione con cui noi non abbiamo nulla a che spartire politicamente parlando. Basti insomma pensare che io non conosco, e questo è un mio limite secondo me, umilmente me ne faccio mea culpa, dopo due anni di insediamento, non conosco i nomi dei consiglieri comunali. Questo è un Consiglio comunale dove ovviamente l’età incide molto. Io sono più anziano come consiliatura. Questa è la mia quarta consiliatura con una serie infinita di difficoltà, considerato che lì ci sono ragazzi che giocano ancora con i cavalloni a mare e che leccano il legnetto di cremino. Quindi, ho moltissime difficoltà. Parlo per me, per uno che, comunque, a 52 anni, credo che abbia fatto sempre opposizione. Quindi, mi ritrovo a mio agio su questo. Dico sempre agli amici miei che abbiamo una grande difficoltà: amministrare è una cosa e fare opposizione un’altra. Il Movimento 5 Stelle è nato solo ed esclusivamente per l’odio che la gente ha nei confronti della politica e perché batte esclusivamente sulla questione economica, sugli stipendi, sui vitalizi. Però, amministrare è tutt’altra cosa. Questa è un’amministrazione che l’ordinario lo fa diventare straordinario. È puerile, cioè molto immatura politicamente parlando. Ripeto, io non ho contatti personali con nessuno. È difficile pure prendersi un caffè. Mentre io cerco di dividere politica e rapporti personali, mi dispiace che, pur essendoci intelligenze, presumo di persone che sono state elette ed hanno preso una marea di voti all’interno del Consiglio comunale, ripeto, giocano con i cavalloni in spiaggia e leccano il legnetto di cremino. Gli assessori, tra cui almeno un paio dovrebbero dimettersi, io li farei dimettere tutti, però, non sono il sindaco. Li saluto, li rispetto perché fino ad oggi sono alcamese. Politicamente, non si può nemmeno capire come mai un sindaco non saluta un capogruppo di un partito e non si degna nemmeno ad un invito, fatto per iscritto (di partecipare ndr). Ho fatto una richiesta a gennaio per un incontro, non per cose personali, perché io non andrei, mai dire mai nella vita perché avvocati ce ne sono tanti, da Surdi, e non avrà mai il piacere di avermi come cliente qualora avessi bisogno di un avvocato. Ho una sfilza di amici avvocati. Ho rapporti con destra, sinistra, destra estrema, centristi e deputati di tutti i tipi, razze e maniere in tutta Italia, perché ne conosco davvero tanti. Purtroppo, sono nato nella politica e quando parlano di vecchia politica offendono mio padre che è stato sindaco di questa città, che ha portato l’acqua in questa città, cosa che questa amministrazione se lo può sognare, ma pure quella di prima se lo può sognare.

Quindi, un giudizio abbastanza negativo.

È anche un po’ cattivo (il comportamento della maggioranza ndr), perché non c’è rispetto per la persona, che è la cosa più brutta di questo mestiere. Tanto andremo così da qui ai tre anni, qualora io continuassi a fare il consigliere comunale.

Sta pensando di lasciare la politica?

Ho 52 anni, i miei figli sono grandi. Non vivo sicuramente di politica. Non partecipo alle commissioni perché non ho dialogo politico.

Questo dialogo politico non c’è neanche all’interno del suo partito? Lei ha criticato il segretario Giulia Calvaruso.

All’interno del mio partito anche lì ci sono i giovani.

Quindi i giovani non sono una risorsa?

Sono una risorsa qualora hanno fatto una gavetta politica. Io nel ’96 mi sono candidato. Ho fatto gavetta politica. Ho appeso manifesti ai muri, chiaro? Ho fatto politica per tantissimi anni ascoltando. Ascoltare gli anziani non è che vuol dire essere mafiosi o ladri politici, come dice l’assessore Ferro. Assolutamente no. Ascoltare gli anziani, quelli più grandi, fior di politici da Almirante, Andreotti…poi se personalmente hanno fatto altre cose, queste mi riguardano. Io un avviso di garanzia non l’ho avuto mai. Sono stato in giunta ad Alcamo, a Campobello di Mazara che, sicuramente, non è Miami come giunta, ma, nonostante tutto, con una delega ai lavori pubblici mi pare che me la sono cavata egregiamente.

Quindi, nello specifico, cosa rimprovera al direttivo del PD?

Che non è autorevole. La nostra segretaria è giovane e sconosciuta in città. Ha bisogno solo di crescere. Ma io non sono la badante di nessuno. Non sono né la badante dei 5 stelle né la badante dei giovani, qualora ce ne siano ancora, dentro il partito democratico. Io sono una persona che ha dato il suo contributo con le liste e dà il suo contributo come capogruppo. Rimango nel Partito Democratico. Non ho intenzione di cambiare, anche se ci sono state sempre voci di miei spostamenti.

Dunque, lei non ha intenzione di lasciare il suo partito?

Non ci ho mai pensato. Io chiacchiero con tutti. Sono per fare squadra, un lavoro di squadra e con altre forze che si riconoscono nel PD. Io come faccio a stare nel PD? Renzi non è comunista. Se fosse comunista io non starei nel PD. Io sono un democratico cristiano. Renzi è più democratico cristiano di me, quindi, è il futuro perché è giovane e sta lasciando adesso. Io l’esame della politica me lo faccio, perché ho 52 anni, e vedo molto, rispetto ad un giovane che ha solo possibilmente la voglia di fare che, poi, si vede dentro il Consiglio comunale che non si riesce a fare niente.

Al prossimo Consiglio comunale sarà presentata una sua interrogazione che ha ad oggetto le scuole e il PON 2014-2020. Di che cosa si tratta?

Ci sono stati e ci sono ancora fior di milioni all’interno di questo PON. È mai possibile che questa amministrazione non presenta un progetto? Gente che fa anche questo tipo di lavoro io so all’interno della giunta. Credo. Si fa dare gli anticipi di 500 euro per presentare progetti. È mai possibile che Castellamare, dove prima noi non ci andavamo a prendere il caffè, e ora tutti siamo a Castellammare, è una cittadina fiorente, ringraziando gli alcamesi che sono riusciti ad investire e farla diventare una grandissima città turistica, cosa che Alcamo non è?

Però, nel 2017 anche Alcamo ha registrato un trend positivo di riflesso a quello di Castellammare.

Perché quando si chiude Castellammare e non ci sono più posti nei b&b, ovviamente, i turisti si rifugiano ad Alcamo Marina. Ma lei verrebbe ad Alcamo Marina a farsi una vacanza?

Si parla anche di presenze negli hotels.

Sì, perfetto, ma penso che nessuno verrebbe ad Alcamo Marina.

Secondo lei, i turisti vengono per ripiego?

Sì, dobbiamo essere belli chiari. Del resto, capiscono che paghi la metà per andare a San Vito. San Vito è un imbuto, costa di più, Castellammare si chiude, Alcamo Marina è l’ultima ruota del carro. Alcamo che nel 2004 ha iniziato la differenziata. E se leggesse l’ultimo articolo di Formez vedrebbe cosa dicono di Alcamo.

Però, di recente il Comune di Alcamo è stato premiato per i risultati della differenziata.

Sì, però è nata nel 2004 grazie alla popolazione alcamese. Io debbo dire grazie a Giacomo Scala. Io, cioè, è una cosa…Io, l’avvocato di Giacomo Scala che è stato sindaco.

Almeno questo è un risultato positivo?

Sì, ma la gente soffre di memoria corta. Soffre, soffre.

L’amministrazione ha sempre detto che ad Alcamo si è partiti da un dato positivo.

L’attuale sindaco di Alcamo non fa altro che le veci di un commissario, né più né meno. Cosa è successo da due anni a questa parte? Cosa è stato fatto per Alcamo? Due milioni di euro di lavori pubblici dell’anno scorso non sono stati spesi. La colpa che è mia? E questo si deve dire. Farò a breve anche un’interrogazione su questo. È inutile dare la colpa ai dirigenti. Il politico serve appunto a questo. Io non posso parlare con i dirigenti. Io quando faccio un’interrogazione scrivo all’assessore o al sindaco. Non mi interessa, con il dirigente ci devi parlare tu. Così si ragiona. Non è stato fatto un progetto per i PON, è una vergogna. Non contiamo nemmeno in nessuna graduatoria in Sicilia. Alcamo non esiste. Questa è una grande responsabilità: ce l’hanno Ferro e Russo, che non dovrebbero fare nemmeno gli assessori. Questo lo andremo a vedere tra qualche tempo con l’anticorruzione.

Perché afferma ciò?

Perché l’anticorruzione non prevede che due tecnici professionisti, se non ricordo male, possono fare gli assessori. Però, questo lo andremo a vedere appena risponderà l’anticorruzione. Ecco, la cosa che mi rammarica di più è proprio questa: la tristezza che c’è dentro il Consiglio comunale con questi continui cellulari che brillano all’interno della maggioranza che non tiene in considerazione il resto della città. Essere in minoranza significa che qualcuno ti ha votato e, quindi, una parte della città, lo dico a tutti, sempre, ti ha votato. Quindi, rappresentiamo la voce, possibilmente qualcuno del bar, del centro storico che è completamente avvilito. Non c’è più nulla. Attività che hanno chiuso. Sono quasi due anni. Dovevano fare il salotto di Alcamo. Come si sta bene a notare, non c’è nessun miglioramento e cambiamento di nulla. Ricordo a tutti che un consigliere comunale, se lo deve fare adesso, ci rimette perché già un aperol spriz costa 10 euro di aperitivo e 18 euro di gettone prende un consigliere comunale. Non lo facciamo per questo. Lo facciamo perché specialmente io amo la mia città. Fino quando starò in questa città cercherò di lottare. Ma le mie interrogazioni non è che servono…perché magari poi io me la canto e me la suono. Mi piacerebbe che se l’assessore Ferro, Russo, Scurto, chiunque esso sia, la giunta, o la Di Giovanni, quell’altra eccelsa, la Di Giovanni, cominciassero a fare delle cose operative per la città.

Una sede nella quale potrebbe incidere è quella delle commissioni. Però, lei in Consiglio comunale ha sollevato uno dei problemi con cui si deve rapportare: il suo datore di lavoro non le consente di partecipare.

Non è che il datore di lavoro non mi consente. Io avevo chiesto con grande cortesia alla presidente Puma, mi pare, di fare le commissioni magari una volta la settimana, una di mattina e una di pomeriggio per par condicio. Mi è stato detto che è impossibile fare le commissioni. Dopodiché, nella vita scorrono talmente tanto l’orologio e il tempo. Io il 18 luglio mi laureo. L’ultima materia l’ho data tre giorni fa. Ingegneria ambientale. Finalmente corono questo desiderio, che è grazioso a 52 anni. Poi, di fatto, non mi servirà a nulla perché non ho bisogno di questo per fare avanzamento di carriera. Prenderò qualche punto in più. Alla fine ispettore ci divento perché sono giovane, iscritto all’albo. Però, io se mi devo confrontare con gente fanatica all’interno della mia commissione, guardi, preferisco studiare.

Quindi, è un problema di rapporti con il presidente della commissione o con il suo lavoro?

Anche, perché ovviamente con il mio lavoro io ho questa difficoltà. Che cosa dovrei fare io andare a montare alle otto a Birgi, smontare alle nove e mezza, prendere la macchina, andare in commissione. Fare la commissione e ritornare a Birgi spendendo 20 euro di gasolio a fronte dei 18 euro (di gettone ndr) ? Ma a prescindere da questo, se ci fosse una commissione…che fa solo i regolamenti sui piccioni, se farli volare fuori la chiesa quando si sposano. Dico mi pare che la Cuscinà è un pò esagerata. Ricordiamo le esternazioni della Cuscinà, forse perché non ha figli, dove i miei figli dovevano spappolarsi il fegato e che non dovevano bere. Quindi, io capisco che all’interno del Movimento 5 stelle c’è un cocktail infinito di teste. Io capisco tutto. Io non ce l’ho poi di fatto con nessuno. Però, ho le mie idee politiche e nessuno deve tentare di mettere un piede sulla mia testa e sulla mia famiglia. Quando si parla di vecchia politica, e fai di tutta l’erba un fascio, c’è mio padre e credo che nessuno il papà lo voglia toccato.

Linda Ferrara

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