Federica Meo, eletta nelle fila del Pd, è il nuovo capogruppo dei Democratici a Sala delle Lapidi a Marsala. Dopo la vicenda che aveva portato alla “scomparsa” il gruppo in pratica si ricostruisce con tre consiglieri.
Dopo l’autosospensione sua e dei colleghi Calogero Ferreri e Mario Rodriquez che cosa è accaduto?
“Intanto occorre dire in via preliminare che il gruppo del PD è nuovamente presente a Palazzo VII Aprile. Ci siamo autoconvocati alla presenza dei vertici provinciali del partito e abbiamo deciso di ritirare l’autosospensione. Poi i colleghi hanno indicato, e di questo li ringrazio, la mia persona per guidare il gruppo”.
Lei ha parlato di tre consiglieri, ma il gruppo prima delle vicende delle autosospensioni, comprendeva anche l’ex capogruppo Antonio Vinci e Angelo Di Girolamo.
“I quali hanno ritenuto di non partecipare alle riunioni e quindi per il momento rimangono nella loro, legittima, posizione”.
E con i suoi ex colleghi che cosa accadrà ora?
“Abbiamo lavorato in sintonia in questi anni e non vedo perché non si possa continuare a farlo. Chiederò a Vinci e Di Girolamo un incontro per capire la loro posizione. In questo mio nuovo ruolo io intendo lavorare per riunire il gruppo. Ci sono gli interessi della città che debbono prevalere”.
Ma in pratica cosa è accaduto?
“In direzione comunale si è discusso di un documento presentato dalla segretaria del partito che io e altri non abbiamo condiviso. Tra le altre cose prevedeva il ritiro della delegazione nostra dalla giunta guidata da un sindaco del nostro partito. Non potevamo certo essere in aula a sostenere in nome del Pd, un documento che non solo noi tre del gruppo non condividevamo ma neppure tanti dirigenti che infatti hanno rassegnato le dimissioni dal loro incarico. Che fosse un documento divisivo lo testimoniano proprio le dimissioni di alcuni componenti della segreteria e poi della stessa segretaria. Il tutto “condito” dalle autosospensioni dell’intero gruppo consiliare seppure con posizioni diverse tra i singoli consiglieri. Mi sono chiesta che cosa c’entrava tutto questo con i problemi della città? Occorreva una svolta e noi crediamo di stare facendo la nostra parte ricostruendo il gruppo e chiedendo ai colleghi tutti di fare un passo in direzione dell’unità”.
Unità che va estesa anche al gruppo dirigente del partito?
“Certamente. Ma in questo caso ci sono le scadenze statutarie che prevedono congressi a breve scadenza e inoltre ci sono gli organismi provinciali e regionali”.
Tra i motivi di divisione ci sono i rapporti con la giunta e con il sindaco. Come si muoverà il nuovo gruppo consiliare?
“Io in questi anni ho collaborato con la mia giunta. Ho trovato, pur nella diversità di alcune vedute, sempre disponibilità al colloquio. Si poteva certamente fare di più e io sono convinta che lo si deve fare”.
Nella nuova veste incontrerà il sindaco?
“Nel corso di questa settimana intendo incontrare prima Vinci e Di Girolamo e poi, speriamo con il gruppo ricostituito, avere un incontro con Alberto Di Girolamo e i nostri assessori. Ricordo che in giunta oltre al sindaco che ha guidato il partito fino a pochi mesi fa, ci sono Anna Maria Angileri e Agostino Licari anche loro in tempi recenti segretari del partito. Certamente vogliamo collaborare tutti assieme nell’interesse della città che continua “malgrado noi” a darci migliaia di voti ad ogni elezione. Cerchiamo di meritarceli”