La Procura di Catania ha disposto il sequestro della nave della ong spagnola ProActiva Open Arms, ormeggiata nel porto di Pozzallo dove si è verificato ieri lo sbarco di 218 migranti. È questo approdo in Italia al centro dell’inchiesta per il rifiuto della nave di consegnare i migranti alle motovedette libiche intervenute sul luogo del soccorso o a Malta. Il fermo è stato eseguito su indagini della polizia della squadra mobile di Ragusa e del Servizio centrale operativo (Sco) di Roma.La ProActiva, noleggiata dalla Ong spagnola Open Arms era stata al centro la scorsa settimana di un episodio movimentato al largo delle coste libiche. Aveva appena prestato soccorso a un barcone con i 218 migranti alla deriva quando, a detta dei responsabili della Ong, aveva ricevuto l’ordine da parte delle autorità libiche di consegnare loro i naufraghi. La ProActiva si era rifiutata di ottemperare all’ordine e aveva preso il largo verso acque internazionali. Per circa 24 ore, però, l’unità della Ong non aveva ricevuto il permesso di approdo presso nessun porto. Solo giovedì le autorità italiane avevano dato l’ok e indirizzato la nave verso Pozzallo. La ong aveva lanciato un allarme: “a bordo ci sono molte donne e bambini in condizioni critiche. Tutti al limite”. Ed in tarda mattinata una bimba di tre mesi in condizioni gravi (disidratata e con un’infezione di scabbia) era stata evacuata su una motovedetta maltese insieme alla madre.
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