Il portavoce del movimento “Liberi e Indipendenti” Luciano Perricone boccia la proposta lanciata nei giorni scorsi dal deputato regionale Baldo Gucciardi sull’istituzione di “zona franche della legalità” nei Comuni commissariati per infiltrazione mafiosa. “E’ tardivo – scrive Perricone rivolgendosi a Gucciardi – il vostro interessamento politico nei confronti di città distrutte dall’azione di repressione ad ampio spettro, e indirizzata verso luoghi che, loro malgrado, hanno dati i natali a pericolosi boss latitanti. La mafia non è nata ieri e non è un fenomeno che si può legare solo all’appartenenza geo-territoriale. Adesso, dopo aver distrutto con ogni metodo la vita sociale, politica ed economica di un territorio si propone di “aiutarlo” con un DDL che possa dare strumenti a supporto per un’ipotetica rinascita. E no! Caro On. Gucciardi, troppo comodo e soprattutto troppo superficiale come ragionamento. I castelvetranesi perbene e che ripugniano la mafia da sempre e mi creda, sono tantissimi, sono finiti anche loro sotto le “bombe” della politica antimafista di convenienza. Un fuoco incrociato senza limiti che ha trovato “piste libere” nell’assenza di una classe politica e dirigente che potesse tentare di difendere la parte sana di questa città. Proprio lo scioglimento del Comune, avvenuto a quattro giorni dalla data elettorale ha completato l’opera di smantellamento. Una fredda e cinica azione di delegittimazione che ha, alla fine, accomunato tutti o quasi tra i cattivi cittadini di questa bellessima Isola. Il salvagente è stato dato solo a pochi e guarda caso appartenenti a certa parte politica. Il resto della militanza politica castelvetranese è stato accusato di essere “vicino” al fare mafioso. Dalla Bindi a molti influncer nazionali ed internazionali, su Castelvetrano ne hanno dette di cotte e di crude. L’azione giudiziaria, a cui va portato massimo rispetto, è assolutamente necessaria per debellare il fenomeno mafioso. Questo deve avvenire per Noi, secondo le regole del diritto. Anche su questo punto si può affermare che l’attività giudiziaria è stata ampiamente strumentalizzata da certa politica al potere fino a ieri, per annientare totalmente una comunità e una classe dirigente di altro colore. Tutti “condannati” dal pregiudizio come si suole fare con gli extra comunitari che per il sol fatto di essere nati in Africa o perché sono di colore devono per forza avere il “vezzo” del terrorismo o di appartenere a organizzazioni di narcotrafficanti. L’azione politica del suo partito , Esimio On. Gucciardi, ha sostenuto questa “onda barbarica” lanciata su Castelvetrano e che purtroppo non accenna a fermarsi. Anche ieri , una giornalista de “La 7”, notoriamente vicina al PD ha definito Castelvetrano la capitale del malaffare. Provi Lei, dopo tutto quello che è stato sputato su Castelvetrano e per mesi a far ripartire gli investimenti in questo territorio. Lei lo farebbe un investimento imprenditoriale su Castelvetrano in queste condizioni di caos? Da Milano a Londra tutti ormai credono che i castelvetranesi hanno strani rapporti con la mafia e che, in qualche modo, agevolino il boss Messina Denaro. Tutto ciò è inaccetabile. Questa forte azione denigratoria è stata voluta anche dal Governo uscente. La strategia delle “bombe mediatiche” ad ampio spettro, oltre a non aver sortito l’effeto desiderato, ovvero l’arresto del delinquente Messina Denaro e dei suoi più stretti sodali, ha mandato al suolo tutto quello che di buono si era fatto in questi anni per affrancare Castelvetrano dal malaffare. Noi, caro On. Gucciardi, siamo tra quelli che crediamo nello Stato di Diritto. Crediamo nella Costituzione e nei suoi principi fondamentali. Crediamo che solo i Tribunali nella loro autonomia, hanno il compito di condannare e assolvere le persone. I processi sommari sanno molto di America Latina. Il giustialismo e l’uso strumentale dell’antimafia, ha rovinato la vita di molte cittadini, ha “marchiato” per sempre i tanti giovani castelvetranesi che stanno fuggendo da questo paese, per colpe che non hanno. Le ricordo anche che Lei, e il suo partito, avete partecipato al governo della città e di recente, avete sostenuto un candidato sindaco che ha amministrato Castelvetrano per ben 10 anni. Una guerra fatta al boss che fin ora ha solo “ferito” gravemente una comunità.E tutto questo per cosa? Dove sono i veri colpevoli dentro il Comune? E soprattutto , dov’è Messina Denaro ricercato da 25 anni? Il Ministro Minniti che ha condiviso questa strategia fatta di interventi pesanti su Castelvetrano adesso non sarà più Ministro. La città è distrutta, Messina Denaro è ancora latitante e noi alle famiglie in difficoltà cosa proponiamo? La Zona Franca? Caro On. Gucciardi, forse Lei dimentica che Castelvetrano ha già una “Zona Franca” con diverse aziende che hanno sede nei quartieri a rischio che usufruiscono di vantaggi fiscali. Purtroppo, per curare il cancro, non basta l’aspirina, occorre altro. Qui, in queste condizioni, solo i pazzi possono venire ad investire i loro denari. Possiamo solo augurarci che il Governo Musumeci e il nuovo Governo di Roma si interessino veramente a far risollevare le sorti di questa città martoriata e offesa. Gli inquirenti vengano sostenuti nel loro difficile lavoro, con la speranza che si possa assicurare alla giustizia chi delinque e sostiene la mafia con processi giudiziari e non sommari. Alla politica spetta adesso, l’arduo compito di riseminare tutta la terra bruciata lasciata da azioni politico-giudiziarie errate e che hanno ancor più rovinato questo lembo di terra siciliana”.
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