Operazione antidroga nel quartiere di “Mazara Due”

redazione

Operazione antidroga nel quartiere di “Mazara Due”

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giovedì 01 Marzo 2018 - 11:40

Nella mattinata del 27 febbraio, la Squadra Pegaso della Sezione Investigativa di questo Commissariato ha portato a termine una mirata attività di polizia giudiziaria finalizzata al contrasto ed alla repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, condotta all’interno del quartiere mazarese, ad altissimo tasso criminale, denominato “Mazara 2”, già notoquale vera e propria roccaforte dello spaccio di droghe“pesanti” e “leggere”. L’operazione ha consentito l’arresto in flagranza, in ordine ai delitti di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina e marijuana, e di detenzione di armi clandestine del mazareseVito Anzaldi, di 25 anni e di M. F. e D. S. P., incensurata coppia mazarese rispettivamente di anni 59 e 54.

Dall’attento monitoraggio del territorio erano già state individuate, quale probabile epicentro di una massiccia attività di spaccio di sostanze stupefacenti, le abitazioni degli arrestati. È stato, pertanto, organizzato un complesso dispositivo operativo attraverso mirati servizi nel quartiere “Mazara Due” e, nella  mattinata del 27 febbraio 2018, il personale operante ha approntato un appostamento attorno all’abitazione dei soggetti attenzionati per organizzare un’irruzione finalizzata ad effettuare una perquisizione domiciliare alla ricerca di sostanza stupefacente che ha permesso di rinvenire e sequestrare penalmente, all’interno dell’abitazione della coppia mazarese,  250 grammi di cocaina, 400 grammi di eroina, due chilogrammi di marijuana, n.4 bilancini di precisione, oggetti inequivocabilmente destinati alle operazioni di confezionamento di dosi e una somma complessiva di 3.500 euro, soprattutto in banconote di piccolo taglio, ritenute provento delle illecite cessioni di sostanze stupefacenti.

Inoltre venivano sottoposte al vincolo del sequestro n.2 casseforti contenenti la complessiva somma di euro 233.000 suddivisa in mazzette con sopra indicato il relativo importo, pure ritenuta provento delle illecite cessioni. Oltre al denaro veniva rinvenuta una notevole quantità di oggetti(smartphone, orologi) che gli acquirenti lasciavano come pegno in cambio dello stupefacente ceduto.

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