Loredana Giacalone marsalese sposata, 46 anni tre figli, è la candidata per la quota uninominale nel collegio lilybetano per il Popolo della Famiglia.
Come è nata la sua candidatura?
“Mi occupo da sempre dei temi legati alla famiglia. Faccio incontri e conferenze anche nelle scuole, su argomenti che riguardano l’affettività e la sessualità. Sono insegnate di metodi naturali per la fertilità. Ho trovato nel Popolo della Famiglia, molte affinità con le mie idee e quando dagli organismi del movimento mi è stato proposto questo impegno in prima persona per il rinnovo del Parlamento, ho accettato volentieri”.
Il movimento dove lei è candidata “corre” da solo in questa competizione elettorale. Tuttavia se dovesse approdare in Parlamento una vostra rappresentanza, dove si collocherebbe in tema di alleanze?
“Fermo restando che le nostre proposte sulla famiglia non sono negoziabili, tuttavia da quello che leggo dei programmi degli altri schieramenti, le nostre idee si sposano meglio con il centro destra”.
Torniamo al vostro programma…
“Naturalmente la famiglia al centro di tutto. La famiglia intesa, come da dettato costituzionale, “come una società naturale fondata sul matrimonio”. Ogni bambino ha diritto ad avere un un padre ed una madre”.
Voi siete contro l’aborto che comunque vale la pena ricordarlo, è regolato da una legge dello Stato.
“Contrastare la piaga dell’aborto stabilendo il principio del diritto universale a nascere. Le leggi si possono, nei modi previsti, anche abolire”.
Oltre alla famiglia quali sono le altre vostre iniziative?
“Impegnarsi perché ogni malato, anziano o sofferente sia sempre curato ed accudito. Oggi questi soggetti sono spesso considerati un peso. Fare anche una riforma fiscale basata sul quoziente familiare. Proporre e fare approvare un reddito di maternità come possibile soluzione al problema del calo delle nascite”.
Nel vostro programma è previsto anche il tema dell’accoglienza dei migranti.
“Noi siamo per l’attuazione di una politica sull’immigrazione che tenga presente la sostenibilità sotto il profilo sociale, economico e culturale”.
Se lei dovesse essere eletta alla Camera, quali iniziative prederebbe per il nostro territorio?
“Anche se non è di stretta competenza dello Stato ma delle regione Sicilia, noi siamo perché la domenica torni ad essere un giorno non lavorativo che favorisca al vita di relazione delle famiglie. Gli esercizi commerciali e le attività non essenziali devono rimanere chiusi o al massimo è ipotizzabile una loro turnazione”.
Si parla tanto dell’aeroporto di Birgi…
“…che deve restare aperto e accogliere quanti più turisti possibili che sono una delle anime dello sviluppo economico della nostra provincia. E con il turismo incentivare interventi a sostegno dell’agricoltura”.
Come si sta attrezzando per la campagna elettorale?
“Con un gruppo di sostenitori stiamo organizzando una serie di incontri. Non trascureremo il porta a porta e le “visite” nei mercatini rionali. Non solo a Marsala ma in tutte le altre realtà del collegio. A cominciare da Trapani, la mia città d’origine”.