“La prossima guerra mondiale sarà a causa della mancanza dell’acqua”. Lo affermò in uno dei suoi spettacoli, tra il serio e il faceto come usava spesso fare, il premio Nobel italiano ormai scomparso, Dario Fo. Pensavamo a questo quando nei mezzi di comunicazione è comparsa la notizia che in un vertice con la regione è stato deciso che in via sperimentale a Palermo sarà varata la turnazione della distribuzione dell’acqua. “Gli invasi sono vuoti, non piove e siamo costretti a intraprendere soluzioni alternative”. Si legge in un comunicato delle amministrazioni guidate da Leoluca Orlando e Nello Musumeci. Ora che non piove e che l’umanità intera sta attraversando un periodo di sconvolgimenti climatici, lo sappiamo tutti. E chi non lo sapesse se ne dovrebbe accorgere dal fatto che anche in pieno inverno ormai non cade più una goccia dal cielo (a parte quelle del bucato della signora del piano di sopra). Le soluzioni, secondo società ambientalistiche che hanno fatto studi seri in materia, in parte ci sono. Cominciamo da Palermo, dove Orlando è sindaco da decenni. Tra un periodo e un altro in cui è stato primo cittadino, non si è mai accorto che la rete di distribuzione idrica del capoluogo di Regione è un colabrodo? Che si perdono, per così dire, migliaia di litri di acqua al giorno a causa dei “buchi” nelle tubazioni, alcune delle quali risalgono a diversi decenni anni fa? Invece di invocare la pioggia (che comunque ci vuole e speriamo arrivi presto), perché non si è programmato un serio rifacimento della rete di distribuzione dell’acqua potabile. Palermo capitale italiana della cultura per l’anno 2018 va benissimo. I turisti che verranno e speriamo siano numerosi, lasciati a secco non va bene. Per quanto attiene la presidenza delle Regione dato che la siccità riguarda tutto il territorio siciliano ci piacerebbe conoscere quella parte (è colpa nostra, non l’abbiamo letto) del suo programma vincente dove si parla di invasi per la raccolta del prezioso liquido e qual’è la sua politica per il risparmio e la distribuzione. A giudicare dai risultati, da quello che accade ci sembra di capire che entrambi (sindaco e presidente) come soluzione hanno soltanto quella… della danza della pioggia. Poi ci sarebbe e Marsala è purtroppo in prima linea, il fenomeno dei furti di materiale atto alla distribuzione (cavi di rami ed elettrici e così via sottraendo). Non ci resta che guardare il cielo e sperare bene. “Dal piove governo ladro, al piove meno male”
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