Non luogo a procedere per Natale Salvo. Era stato querelato dall’ex sindaco Fazio

redazione

Non luogo a procedere per Natale Salvo. Era stato querelato dall’ex sindaco Fazio

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lunedì 22 Gennaio 2018 - 12:51

Con sentenza di «non luogo a procedere», pronunciata dal giudice Franco Messina, si è chiuso stamattina l’ultimo procedimento giudiziario, il quattordicesimo, a carico di Natale Salvo.

«Negli scorsi giorni – fa sapere il blogger trapanese – avevo concordato con l’avvocato Michele Cavarretta, difensore di parte civile di Girolamo Fazio, la remissione di querela. Così è avvenuto stamani».

«Erano passati oltre sette anni da mio articolo pubblicato sul blog Altratrapani.it in cui contestavo l’opportunità d’un particolare atto dell’allora sindaco di Trapani, Fazio – aggiunge Salvo -; eravamo prossimi alla prescrizione del procedimento perchè, come noto, questi si prescrivono in sette anni e sei mesi. Ho preferito, tuttavia, accettare la proposta dell’avvocato Cavarretta e togliermi il pensiero con qualche mese d’anticipo».

«Questo procedimento era l’ultimo a mio carico, il quattordicesimo, appunto. Non ne ho più in corso. Non ho avuto nessuna condanna. Sono stati tutti archiviati o sono stato assolto o, come in questo caso, sono stati rimessi dalla controparte. Dovrei essere, quindi, felice. Non lo sono. Ho passato gli ultimi 12 anni della mia vita dentro i tribunali, gli uffici della polizia, gli studi degli avvocati. Ho speso quasi ventimila euro per le parcelle dei miei avvocati, solo in parte – circa 5.000 da parte del Comune di Erice – rimborsate da chi mi aveva citato in giudizio. Allo Stato Italiano questi procedimenti sono costati altre decine di migliaia d’euro per l’attività di pubblici ministeri, giudici, cancellieri, forze dell’ordine. Qualcuno si domanderà se valeva la pena. Da parte mia rispondo di sì, perchè la libertà di pensiero e d’espressione è il Valore che distingue la Civiltà dalla Barbarie. Io ho difeso il mio diritto alla libertà di pensiero e d’espressione. Ho insegnato ai miei figli a difendere questo diritto. Di questo sono soddisfatto. Sono soddisfatto, altresì, perchè il non aver avuto mai alcuna condanna – nonostante ben quattordici procedimenti giudiziari a mio carico – dimostra che quel che ho scritto sul mio blog è sempre stato vero, è sempre stato scritto in modi civili, è sempre stato di pubblico interesse. Ora, dopo aver ringraziato l’avvocato Giuseppe Ingrassia che mi ha assistito ancora una volta con successo, spero solo che il mondo della politica capisca che questa legge, quella che porta a questi lunghi e inutili procedimenti per diffamazione a mezzo stampa vada cambiata. Il 90% di questi procedimenti si conclude sempre nel nulla, come nel mio caso, con grandi costi di tempo e denaro per lo Stato: questo reato va sicuramente depenalizzato e, chi ha subito un eventuale danno, deve dimostrarlo in sede civile per ottenere l’eventuale risarcimento».

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