Corte dei Conti: trasmessa la verifica sui controlli interni del Comune di Alcamo relativa al 2016

redazione

Corte dei Conti: trasmessa la verifica sui controlli interni del Comune di Alcamo relativa al 2016

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mercoledì 27 Dicembre 2017 - 11:29

È stata inviata agli organi politici la deliberazione della sezione di controllo per la Regione siciliana emessa nell’adunanza del 7 novembre scorso, e pubblicata stamane sul sito del Comune. La magistratura contabile ha riscontrato “un quadro di ridotta adeguatezza nel 2016 del sistema dei controlli” e preso atto del “sensibile miglioramento della situazione” per quanto concerne il 2017.

Con deliberazione n° 215 del 7 novembre 2017, la Corte dei Conti siciliana si è espressa sulla regolarità della gestione e sull’adeguatezza ed efficacia del sistema dei controlli interni del Comune di Alcamo. I controlli della magistratura contabile sono previsti dal Testo unico degli enti locali (TUEL) e, precisamente, dal comma 1° dell’articolo 148 “ai fini del rispetto delle regole contabili e dell’equilibrio di bilancio di ciascun ente locale”. In caso di riscontrato non adeguamento degli strumenti e delle metodologie del sistema dei controlli dell’ente, le sezioni giurisdizionali della Corte dei Conti possono irrogare, infatti, delle sanzioni pecuniarie agli amministratori responsabili “da un minimo di cinque fino ad un massimo di 20 la retribuzione mensile lorda”.

La pronuncia del Collegio dei giudici contabili è arrivata a seguito della richiesta sollevata dal magistrato competente in merito ai numerosi profili di criticità rilevati una volta esaminata la relazione trasmessa dall’ente locale. Nella sua memoria, inviata alla magistratura contabile, il Comune di Alcamo non ha negato, nello specifico, le criticità contestate, ma ha sottolineato che il 2016 è stato un anno caratterizzato dall’avvicendamento tra la gestione commissariale (primi sei mesi) e amministrativa, eletta a fine giugno, oltre all’assunzione di Vito Bonanno, nel ruolo del nuovo segretario comunale, nel novembre del 2016. Inoltre, il comune ha precisato che il 5 febbraio del 2017 il Consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento dei controlli interni, il cui sistema di verifica, tra l’altro, è stato messo in pratica nell’anno in corso e i risultati dello stesso sono stati resi noti, con la pubblicazione del report del dirigente summenzionato, l’11 dicembre scorso (qui il link all’articolo con il report del segretario).

Proprio nella memoria dell’ente, fornita ai magistrati, viene sostenuto che, finalmente, il Comune di Alcamo si è dotato di un efficace sistema dei controlli. Dalle deduzioni presentate dall’ente e dalle valutazioni del magistrato contabile, la sezione della Corte dei Conti si è potuta esprimere, nello specifico, su quattro tipologie di controllo: sulla regolarità amministrativa e contabile; su quello della gestione; sugli equilibri finanziari; sull’attuazione dei sistemi di controllo. Per quanto riguarda la prima tipologia di controllo, il magistrato competente ha riscontrato la mancanza di: relazioni dei dirigenti dei servizi nelle proposte di deliberazione e, dunque, sui riflessi diretti ed indiretti in merito alla situazione economica-patrimoniale dell’ente, necessarie per il funzionario competente che deve esprimere il parere di regolarità contabile; adozione di tecniche di campionamento per la scelta degli atti da sottoporre al controllo; redazione di report; presenza di cospicui atti sottoposti al controllo (solo 10).

Secondo quanto riportato dall’ente, solo nel 2017 è stato costituito un apposito ufficio di supporto, per l’attività prevista, al segretario comunale. Nello stesso tempo, è stato puntualizzato l’ambito del parere di regolarità contabile. Inoltre, nel 2016 il controllo del regolamento amministrativo e contabile, come si rileva nella memoria dell’ente, non era integrato con gli adempimenti in materia di prevenzione alla corruzione e trasparenza. Infine, non risultavano tecniche di campionamento di atti da sottoporre al controllo successivo. Su tali punti, la sezione della Corte dei Conti, chiamata a deliberare, ha affermato che l’amministrazione deve astenersi dall’adottare delibere sprovviste del parere di regolarità. Per quanto concerne, invece, il controllo di gestione, è stata evidenziata l’assenza di: ufficializzazione di report in delibere del Consiglio comunale e di giunta; adozione di deliberazioni sulle azioni correttive; assunzione di un sistema di contabilità economica adeguata per misurare costi e ricavi.

Nella memoria inoltrata dal Comune viene poi sostenuto che nel 2016 il regolamento allora vigente non prevedeva report e obbligo di formalizzazione mediante deliberazioni. Il Collegio dei magistrati, invece, ha ragguagliato sul fatto che la tardiva individuazione degli obiettivi, conseguente alla ritardata approvazione del bilancio di previsione o all’assenza di contabilità analitica, altera il funzionamento del suddetto controllo. In merito alla verifica sugli equilibri finanziari, è stata sollevata dal magistrato contabile la mancanza dell’elaborazione di report. Anche in questo caso, il Comune di Alcamo non ha contestato le criticità, in quanto il regolamento vigente non prevedeva tale controllo e deliberazione. Per la sezione della Corte dei Conti è necessaria, quindi, la cooperazione tra organi amministrativi e politici per superare tali criticità. Infine, è stata riscontrata una mancanza sui sistemi di controllo e, in particolare, su quello strategico, sugli organismi partecipati e sulla qualità dei servizi. L’ente, confermando ancora una volta tale criticità, ha sottolineato che il controllo strategico e quello sulla qualità dei servizi non erano disciplinati dal precedente regolamento. Stessa cosa per quanto concerne il controllo sugli organismi partecipati, il quale non era del tutto regolato. Con una direttiva del 7 luglio del 2017, predisposta dal segretario comunale Vito Bonanno, si è stabilita un’unica sessione consiliare per l’esame sull’esito dei controlli. Inoltre, è stato stabilito un coordinamento delle attività dei dirigenti e un collegamento tra il report semestrale sul controllo strategico e la verifica sullo stato di attuazione dei programmi e sulla stesura del DUP (documento unico di programmazione). Per quanto riguarda, invece, il controllo di qualità, il Comune ha fatto presente che nel 2017 questo è stato inserito nel PEG (Piano di gestione) e nel Piano Performance. La sezione della Corte dei Conti ha, così, preso atto del “sensibile miglioramento della situazione prospettato per il 2017”. Il Collegio ha sottolineato, poi, l’importanza del controllo strategico e del ciclo Performance, il quale deve prevedere necessariamente una programmazione, un monitoraggio e un controllo in corso di esecuzione con dei correttivi, oltre ad una misurazione e valutazione della citata Performance con, infine, la rendicontazione dei risultati.

Altra costatazione della sezione della Corte dei Conti è il fatto che non sono stati forniti dall’ente specifici chiarimenti in merito al controllo sugli organismi partecipati. Per quanto, invece, concerne le criticità del sistema dei controlli interni relativi al 2015, e trasmessi l’anno scorso al Consiglio Comunale, il Collegio dei magistrati contabili ha rilevato che la deliberazione del Consiglio comunale del primo febbraio 2017, è consistita in una mera presa d’atto sulla pronuncia della Corte dei Conti e, che, come sopra riportato, con deliberazione n°5 del 2017, il Consiglio comunale ha disciplinato ex novo il sistema dei controlli interni. La sezione della magistratura contabile ha, quindi, nelle sue conclusioni affermato che le carenze riscontrate hanno fornito “un quadro di ridotta adeguatezza nel 2016 del sistema dei controlli” del Comune di Alcamo.

Linda Ferrara

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