Il Consiglio Comunale di Gibellina ha approvato all’unanimità la mozione presentata da Nino Plaia e Daniele Balsamo e, nella serata del 20 dicembre, il sindaco Sutera ha fatto pervenire la propria opposizione all’Assessorato Regionale all’Energia. “Meglio tardi che mai – commentano i due consiglieri -. Da qualche settimana era balzato agli onori delle cronache la volontà del Comune di Calatafimi di costruire un impianto di trattamento dei rifiuti nei pressi di Gallitello. Si tratta, appunto, di un gassificatore: un impianto che, a partire da vari materiali (fra cui determinati tipi di rifiuti), ricava combustibili gassosi impiegabili per la produzione di energia”.
Facendo seguito alle eccezioni sollevate sulla rete, Daniele Balsamo, consigliere comunale e rappresentante del gruppo politico “Officina 146”, e Nino Plaia, consigliere comunale del nuovo gruppo consiliare “Gibellina 2.0”, hanno richiesto che il Comune di Gibellina prendesse posizione. «Vista l’empasse di sindaco e assessori, abbiamo chiesto e ottenuto la convocazione di un consiglio comunale urgente sul tema» – dichiara Nino Plaia – «l’impianto di Gallitello, alla luce di una analisi accurata, solleva diversi dubbi di natura tecnica e ambientale».
«Non ci convincono alcuni dati tecnici: la altissima temperatura di esercizio, la strana previsione di poter trattare l’RSU, le emissioni in atmosfera e lo smaltimento dei residui di lavorazione» – chiarisce Daniele Balsamo – «Così abbiamo attivato un gruppo di lavoro con i tecnici di “Officina 146”, con “Gibellina 2.0”, il “CRESM” e alcuni volontari e abbiamo stabilito che, nel Belice, non c’è bisogno di un impianto di questo tipo, per una serie di ragioni».
Plaia e Balsamo sono convinti che un impianto di questo tipo sia inutile al territorio trapanese per la sua scarsa sostenibilità, per il rischio che una cattiva gestione possa trasformare il gassificatore in un inceneritore tal quale, e, infine, per la strana scelta di realizzazione un gassificatore in un territorio con altissime percentuali di raccolta differenziata.
«Riteniamo che nella Valle del Belice si debba puntare dritto alla strategia Rifiuti Zero, per questo ci opponiamo alla costruzione di un gassificatore a Gallitello» – chiariscono i due. «Abbiamo chiesto ai consiglieri comunali di Gibellina, al sindaco Sutera e alla sua giunta di assumere decisioni, di fare scelte coraggiose».
«Approfittando della riflessione attuale, auspichiamo che gli amministratori del Belice, tutti assieme, si fermino a riflettere su una prospettiva “diversa”: serve un ragionamento serio e reale sul destino ambientale del nostro territorio e sulla direzione che il Belice deve imboccare definitivamente in ambito di gestione dei rifiuti» – conclude Plaia. «Invitiamo amministratori e cittadini a dire NO a un sistema di gestione diverso dalla strategia Rifiuti Zero, NO a una economia diversa dall’economia circolare, NO a prodotti non riciclabili sul commercio, NO a una produzione che non preveda il recupero integrale degli scarti. L’alternativa è un inceneritore sotto casa…prima o poi!».
Officina 146, Gibellina 2.0 e CRESM hanno posto allo studio la costituzione di un “Comitato tecnico permanente” che, coinvolgendo associazioni, volontari e tecnici, “faccia da sentinella in un territorio in cui spesso la politica fa orecchie da mercante”.