“Il Tribunale non può ospitare il Commerciale, c’è un progetto all’ex Lombardo Radice”. Il sindaco ed il dirigente Patti spiegano perchè

redazione

“Il Tribunale non può ospitare il Commerciale, c’è un progetto all’ex Lombardo Radice”. Il sindaco ed il dirigente Patti spiegano perchè

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giovedì 09 Novembre 2017 - 17:23

“Il Tribunale non può ospitare il Commerciale, c’è un progetto all’ex Lombardo Radice”. Il sindaco ed il dirigente Patti spiegano perchè

La Giunta guidata dal sindaco Alberto Di Girolamo era al completo questa mattina al Palazzo Municipale. L’occasione si è resa necessaria per chiarire alcuni aspetti della vicenda inerente alla nuove sede dell’Istituto Commerciale di Marsala. Nei giorni scorsi la scuola, il Consigliere comunale Daniele Nuccio ed il Libero Consorzio di Trapani, sono intervenuti sulla paventata possibilità che il Comune di Marsala trasferisca nell’attuale sede del Tribunale, alcuni uffici tecnici anziché l’Istituto “G. Garibaldi” come sperato da più fronti. Assieme ai suoi assessori Clara Ruggieri, Anna Maria Alagna, Rino Passalacqua, Agostino Licari, al neo Andrea Baiata e al riconfermato Salvatore Accardi, alla presenza del dirigente Francesco Patti, il sindaco ha voluto chiarire la sua posizione: “Siamo qui per risolvere i problemi ma dobbiamo avere contezza di ciò di cui si parla” ed elenca le cifre che la Provincia paga in affitti per le scuole del territorio. Per il Liceo Classico 70mila euro, per l’Industriale ai Salesiani 140mila, per il “Pascasino” 124mila, per l’Agrario 41mila e per il Commerciale 184mila euro che sono andati a diminuire.

“Per l’ITC c’erano dei progetti, come la costruzione di un nuovo istituto in via Vita. L’iter era stato avviato ma poi tutto è naufragato – ha detto il primo cittadino -. Dopo l’avvio del nuovo Tribunale si è parlato di trasferire i locali del “Garibaldi” nella struttura di Piazza Borsellino. Io mi ero detto, prima del mio insediamento, disponibile a parlarne. Ma ora, valutato tutto, posso dire che l’attuale Palazzo di Giustizia è inadeguato ad ospitare una scuola”. Il sindaco fa sapere che, in base a dei bandi per la riqualificazione dei quartieri, nel 2018 verranno realizzati dei progetti a Marsala: il primo ad Amabilina per migliorare l’ex scuola e farla tornare plesso scolastico; un altro progetto invece andrebbe a riqualificare l’ex “Lombardo Radice” di Sappusi. Si parla di oltre 3 milioni di euro. Per Di Girolamo: “… è lì che potrebbe sorgere il Commerciale. Lo scorso anno anche il dirigente provinciale Diego Maggio aveva valutato questa come la soluzione migliore grazie alle valutazioni fatte con i tecnici. Mi chiedo: cosa è accaduto da un anno a questa parte? Perché un ripensamento? Perché si fa attività di amministrazione tramite la stampa con notizie spesso non veritiere? Dobbiamo programmare il futuro dei nostri studenti senza rattoppare. Anche noi paghiamo affitti – continua il sindaco – ed abbiamo interesse a risparmiare e a tutelare i nostri cittadini”. Poi una risposta contro alcune polemiche: “Chi dice che vogliamo spostare in centro dipendenti pubblici solo perché devono uscire a fare la spesa, deve vergognarsi”.

L’intervento dell’ingegnere Patti, è stato molto chiarificatore nonché molto tecnico. Ha spiegato che la struttura dell’attuale Palazzo di Giustizia, in una parte, era una ex scuola elementare che successivamente ha ospitato l’Istituto Magistrale, rappresentando i 2/3 della struttura in muratura. “Negli anni ’80 è stata sviluppata un’altra struttura lungo la via Alcide De Gasperi – spiega Patti -, che è adeguata sismicamente in quanto in cemento armato. Da 15 anni il Comune si occupa della manutenzione in sinergia col Ministero di Giustizia che poi a fine anno rimborsa una parte dei soldi che il Comune investe nei lavori. La struttura oggi è funzionale all’utilizzazione di uffici. Usarla come scuola è ben altra cosa sotto diversi aspetti”. Vediamo quali sono questi aspetti. In pratica, in base alle cosiddette “planimetrie distributive” del Tribunale, Patti si chiede se i tecnici della Provincia abbiano mai fatto una valutazione ad hoc.

“Forse hanno visto l’edificio solo dall’esterno – dichiara -, ma ci sono difficoltà di allocazione di una scuola all’interno che non sono stati valutati o lo sono stati superficialmente. Infatti solo alcuni uffici hanno superfici sufficienti ad ospitare una scuola. Al primo piano ce l’aula penale che potrebbe ospitare due aule scolastiche, al secondo piano e al piano terra ce ne sono altre due. Sono aule di magistrati e cancellieri che necessitano di una ristrutturazione. In 15 anni abbiamo fatto quello che in termine tecnico si chiama “cablaggio della struttura”, ovvero la gestione dei dati della fonia che in una Procura sono dati sensibili e sottoposti al controllo di tre organi ministeriali. Ciò ha comportato migliaia di investimenti ed un adeguamento ad edificio scolastico farebbe perdere tutti questi soldi”.

Un secondo aspetto è che l’attuale Tribunale è dotato di archivi tutelati con impianti costosissimi. Ciò potrebbe servire a conservare l’archivio notarile, quello dell’Urbanistica, che si trova in una ex scuola con tutta una serie di criticità, nonché l’archivio delle delibere di Giunta, tutti sparsi in locali in affitto e inidonei a contenerli e che invece potrebbero essere accolti a costo zero, come ha specificato anche il sindaco, negli archivi dell’attuale Palazzo di Giustizia. “Il Tribunale – spiega ancora Patti – per un terzo è fatto di corridoi più altri 6mila metri quadrati. Le superfici del Commerciale, sia quella di via Trapani che quella di via Fici, sono in totale di un tremila metri quadrati circa ed un’organica distribuzione comporterebbe una superficie maggiore che non si trova al Tribunale”.

Questo perchè, come affermato dall’ingegnere, l’ultimo piano resterà al servizio del nuovo Tribunale di via del Fante, come da progetto. “Posso affermare – dice infine Patti -, che il trasferimento del Commerciale nell’attuale sede del Tribunale non è attuabile. Ho sentito parlare che per un adeguamento ci vogliono solo 300mila euro. Non è vero, qui parliamo da oltre un milione e fino a 4-5 milioni di euro. Perché una scuola necessita di spazi aperti ed aule adeguate, di una palestra. E ci sono dei problemi per quanto riguarda il parcheggio e l’uscita degli studenti da scuola. Inoltre non possiamo perdere tutti gli archivi comunali”. Gli animi si surriscaldano con qualche domanda della stampa che ha cercato delle alternative per ridare una sede al Commerciale, ma si torna sempre al punto di partenza. Quindi alla fine della fiera una cosa è sicuramente certa: costa meno costruire ex novo una scuola che adeguarla. Dietro l’impulso dei Consiglieri Nuccio e Arcara, il sindaco si è detto d’accordo a valutare una strada di dialogo con la Provincia per cercare la migliore soluzione possibile. Intanto gli studenti aspettano risposte.

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