I voli della vergogna

Gaspare De Blasi

Marsala

I voli della vergogna

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sabato 07 Ottobre 2017 - 06:54

Avevamo pensato, in queste nostre note, di pubblicare per intero l’estratto dell’intervento fatto in audizione al senato dal presidente dell’Enac, l’Ente Nazionale Aviazione Civile. Dopo avere riflettuto preferiamo farvi un sunto di quello che ha sostenuto Vito Riggio, che da oltre 15 anni soprintende l’Aviazione Civile italiana. Prima però una brevissima considerazione. Dal sito ufficiale dell’Enac si legge che tramite un intervento diretto del presidente, il caso Ryanar è approdato al senato. E dove sarebbe dovuto approdare nella banchina di qualche porto? Finiamola qui e procediamo. Ecco il sunto: “Sembrerebbe che Ryanair abbia cancellato, potendo scegliere, alcune destinazioni dove non ha più o non ha ancora un contratto con le società di gestione – ha detto Vito Riggio, ai senatori-. Moltissime società di gestione, soprattutto degli aeroporti minori, per avere traffico fanno dei contratti di co-marketing con Ryanair». E dopo avere fatto questa sconvolgente scopert, ha continuato: “…in alcuni casi, quello di Trapani è il più evidente, non sono state erogate da parte dei comuni che si sarebbero dovuti sostituire alla soppressa e poi resuscitata Provincia». Legge bene la politica il “nostro” e sa che le provincie sono in via di resurrezione. Chi invece sta morendo è l’aeroporto Vincenzo Florio. Continuiamo con l’audizione che è meglio (o peggio, fate voi): «la provincia di Trapani a suo tempo aveva dato circa tre milioni a Ryanair e questo aveva determinato un boom di presenze». Ma «…poi la Provincia è stata soppressa e a quel punto i comuni avrebbero dovuto dare questi quattrini a Ryanair, cosa che non è avvenuta». Dunque, «…dovendo scegliere, è chiaro che Ryanair ha privilegiato le società di gestione con le quali ha già un rapporto e quindi lì ha diminuito il numero di cancellazioni», ha concluso Riggio. Noi diciamo, chi deve vergognarsi? Un po’ per ciascuno. Vito Riggio, il quale ci deve dire che normali pressioni lui che è siciliano, ha fatto nei confronti delle autorità politiche nei mesi scorsi per scongiurare il pericolo. I sindaci che non hanno pagato e non vogliono pagare, accampando scuse che sono fuori da ogni logica. Le deputazioni regionali e nazionali di tutti gli schieramenti. Assenti fino all’inverosimile. Solo comunicati e basta. Intanto dopo avere trasformato l’economia da agricola in turistica, in provincia di Trapani si rischia il collasso perché i voli hanno preso altra direzione. Noi ci arrabbiamo, denunciamo ma poi ci cascano le braccia quando ascoltiamo un commerciante del centro di Marsala affermare: “…tanto io non prendo mai l’aereo”. Bravo, forse ha paura di volare.

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