Prende una forma via via più concreta lo schieramento di sinistra che si candida alla guida della Regione Siciliana. Salvo sorprese, il candidato unitario sarà Claudio Fava, che nei giorni scorsi era stato indicato da Mdp, Sinistra Italiana e Verdi. Fa invece un passo indietro l’editore Ottavio Navarra, che aveva dato la propria disponibilità a candidarsi e che nelle scorse settimane è riuscito a riunire numerosi pezzi della sinistra (dai civatiani di “Possibile” a Rifondazione comunista) e delle realtà civiche siciliane attorno a un progetto di discontinuità politica nei confronti del governo guidato da Rosario Crocetta. Qualche malumore si registra tra chi avrebbe preferito procedere con la candidatura di Ottavio Navarra, che però ha deciso di evitare spaccature e salvaguardare un percorso unitario che potrebbe riportare la sinistra siciliana all’Ars e rimescolare le carte anche sulla competizione riguardante l’elezione del presidente. L’ufficializzazione di questo passaggio è arrivato proprio stamattina, in seguito a una nota congiunta inviata agli organi di stampa da Fava e Navarra che qui pubblichiamo:
“Si è svolto un incontro tra i due candidati alla Presidenza della Regione Siciliana, Claudio Fava ed Ottavio Navarra.
Nel corso dell’incontro è stato ripercorso il tragitto fin qui seguito fin dalla stesura dell’appello iniziale ribadendo la necessità per la Sicilia della costruzione di un polo alternativo a quelli esistenti non in grado di rappresentare una risposta alle speranze dei siciliani. Sul piano programmatico è stato ribadito un impegno sul tema dei beni comuni e sulla necessità di una loro oculata gestione ponendo fine ai processi di privatizzazione, la necessità di una azione contro le povertà in Sicilia, l’opportunità di offrire risposte al diritto allo studio.
Nella sostanza, si raccolgono oggi i frutti avvelenati causati dalla coalizione che sostiene Crocetta, in continuità con i governi Lombardo e Cuffaro. La crisi di funzionamento e di credibilità dell’Ars, con la costante delegittimazione del ruolo storico dell’autonomia siciliana, sono da addebitare alla responsabilità di un ceto politico trasformista, dedito alla sua autoconservazione e a garantire esclusivamente clientele ed affari. Nella stessa direzione vanno privatizzazioni, sperpero e perdita delle risorse comunitarie, rapina. delle ricchezze naturali, devastazioni ambientali, degrado dell’assetto idrogeologico dei territori, incuria e abbandono del patrimonio boschivo, storico e paesaggistico, negazione dei diritti costituzionali, della salute come del sapere e dell’assistenza ai soggetti svantaggiati.
Di questo contesto il PD è oggi il principale responsabile. Da questa consapevolezza, nasce la volontà di costruire una alternativa al PD e ai poli politici esistenti e alla rete di potere da essi rappresentati. Da qui la costruzione di un progetto che, per essere credibile, deve avere caratteristiche di rottura radicale, capace di suscitare sentimenti di speranza e desideri di partecipazione nella battaglia per il cambiamento in larghi settori dell’elettorato.
Fava e Navarra hanno riconosciuto e apprezzato il percorso avviato da mesi da centinaia di attivisti con il supporto di diverse forze politiche della sinistra, di movimenti e realtà associative, perché ha creato le premesse di questo progetto.
Alla luce di tutto ciò, nel rispetto della intesa condivisa unitariamente il 31 agosto tra tutti i soggetti presenti, danno appuntamento per il 10 settembre ad una assemblea regionale alla quale proporre un percorso programmatico e la candidatura di Claudio Fava a Presidente della Regione Sicilia alle elezioni regionali.
“Siamo convinti che la sfida messa in campo è inedita per la Sicilia e per il nostro Paese – hanno affermato Fava e Navarra – L’assemblea del 10 sancirà l’atto di nascita di una sfida politica che non si esaurirà con il voto del 5 novembre. Per questo chiamiamo a raccolta le esperienze migliori della società siciliana. E’ il tempo di un cambiamento necessario ed utile. Vogliamo mettere a disposizione- proseguono Fava e Navarra – dei siciliani e di tutte le forze che sostengono questo progetto le nostre competenze e la nostra passione.”