Da diversi giorni i Social sono protagonisti di una campagna, #RiscattaLaurea. Tantissimi giovani, guidati dal coordinamento nazionale omonimo, fondato da Luigi Napolitano e Rosario Pugliese – si sono muniti di… hashtag. Visti i tempi, sembra che faccia più breccia nei “cuori” della classe politica un post, piuttosto che una presa di posizione in piazza. Comunque sia, #RiscattaLaurea ha attirato intorno a sé la giusta eco. L’obiettivo è quello di ottenere il riscatto gratuito degli anni del corso di studi per tutti i laureati italiani ai fini pensionistici. Dopo alcuni incontri “al vertice”, il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta ha fatto sapere che “…Stiamo studiando come fare. Di certo nella prossima legge di Bilancio la priorità sarà favorire l’occupazione giovanile”. Spostando il problema in questione sul lavoro – piaga divenuta allarme sociale sin dai primi anni del 2000 – il sottosegretario del Partito Democratico sta cercando di trovare la soluzione del secolo.
Punto fermo è il principio che studiare, laurearsi e lavorare dovrebbero essere, il condizionale è d’obbligo, diritti tutelati da tutti, così come peraltro prevede la Costituzione. Tasse esose, riscatti di laurea a costi troppo alti, la vita dei giovani di oggi, sia laureati che non, non è proprio semplice nel nostro Paese. Il Governo sta pensando a delle soluzioni. Ad esempio l’introduzione di criteri a seconda i diversi soggetti. Sì, questo andrebbe fatto ma senza creare sperequazioni. Se si inizia a parlare di “gratis per tutti quelli che si laureano nei tempi” o “gratis per i nati da… a…” non mi pare sia una buona partenza. Piuttosto si potrebbero introdurre delle tabelle in base al reddito, o meglio, stabilire che, per chi non appartiene a nessuna fascia – e che quindi pagano il massimo delle tasse universitarie previste -, il riscatto della laurea abbia un costo. Anche l’introduzione di agevolazioni nelle assunzioni delle imprese potrebbe essere una strada percorribile. Insomma la speranza è che tutta questa vicenda non rimanga solo una bella faccia, un cartellone e un hashtag: #RiscattaLaurea ma che si passi presto all’azione fuori dal contesto dei Network.