È un microcosmo nel cuore della Sicilia lo spazio teatrale che lo scultore-pastore Lorenzo Reina ha creato a partire da un imprevedibile connubio tra cultura e natura in una delle valli più affascinanti nel cuore della Sicilia. Siamo a Santo Stefano Quisquina, in provincia di Agrigento, è qui, in questa cornice incredibile sospesa tra il cielo e la terra che si celebra la quarta edizione del Premio Andromeda, fortemente voluto dallo stesso ideatore e con la direzione artistica di Giovanni Taglialavoro. Il premio Andromeda ai “Talenti umbratili”,che quest’anno celebra la quarta edizione, è stato assegnato alle archeologhe Valentina Caminneci, Maria Concetta Parello e Maria Serena Rizzo e all’avvocato-scrittore Stefano Vivacqua.
Il premio, che consiste in una scultura di Lorenzo Reina, vuole riconoscere quei talenti che rifuggono dalla ribalta, preferiscono il margine, l’autoesclusione piuttosto che l’irretimento subalterno e compromissorio.
Quei talenti che spiccano per profondità, originalità del loro sguardo sulla condizione umana del nostro tempo e del nostro territorio.
Le tre archeologhe, in servizio presso il Parco archeologico e paesaggistico Valle dei Templi, hanno contribuito notevolmente alla scoperta del teatro antico di Akragas con un lavoro sottotraccia, nell’ombra, guardando con occhi nuovi luoghi da sempre esplorati, ma mai visti nella loro più autentica dimensione. Adesso sempre con lo stesso spirito ma con una apertura alla curiosità e all’orgoglio locale, stanno contribuendo allo scavo dell’area per portare alla luce le strutture superstiti dell’imponente edifico teatrale.
Il premio vuole riconoscere e indicare nei loro meriti professionali la fondamentale importanza di un campo, quello dei beni culturali, decisivo per lo sviluppo quantitativo e qualitativo del nostro territorio che sempre di più deve trovare in se stesso le condizioni del proprio riscatto.
L’avvocato Stefano Vivacqua, professionista di primissimo ordine nel campo dell’Avvocatura, viene qui premiato per un’opera letteraria sorprendente ‘Il complesso di Atlante’. Un romanzo di formazione che ricostruisce luoghi persone e personaggi della città di Agrigento e della sua provincia dal secondo dopoguerra fino agli anni settanta narrando l’irruzione della modernità nelle nostre case e nei nostri costumi, lo sgretolarsi dei legami familiari tradizionali e l’affermarsi del brutto urbano come pegno alla spartizione più larga dei nuovi consumi . La consegna dei premi avverrà al teatro Andromeda il 4 agosto alle ore 18.30. A seguire l’inaugurazione della mostra “ROVI” del Maestro Alfonso Leto nella Torre della Fattoria dell’Arte.
La serata si chiuderà con il concerto finale del gruppo “I Mattanza” con la loro musica che incrocia la tradizione popolare calabro-sicula e la freschezza della modernità, attraverso la ricerca e la valorizzazione di testi antichi ma rielaborati con un sound contemporaneo.
Nel corso della serata sarà possibile visitare presso la Torre della Fattoria dell’arte la personale di pittura “ROVI” del Maestro Alfonso Leto.
Costi:
Solo Ingresso e concerto I MATTANZA
Euro 15,00
Pizza in Fattoria (incluso ingresso e concerto):
Euro 20,00 A PERSONA
Info: 3381203296 – 3897960691
Prenotazione inviando un messaggio PRIVATO sulla pagina di Teatro Andromeda indicando:
1) Il Numero di Partecipanti
2) Tipo di pacchetto scelto (Solo Ingresso / Ingresso + Cena)
3) Indirizzo email e numero di cellulare