Il consigliere comunale del Pd di Marsala auspica la nomina di un assessore in sostituzione di Lucia Cerniglia e torna sulle vicende che lo scorso anno portarono alla sua sostituzione dalla presidenza della Commissione adesso guidata da Ginetta Ingrassia
Un anno fa di questi tempi, un improvviso blitz da parte di alcuni pezzi della maggioranza e delle opposizioni portò alle dimissioni di tutti componenti e all’isolamento del presidente Calogero Ferreri, che si è ritrovato a dover prendere atto della situazione. In quell’occasione, fu firmato un documento che imputava proprio a Ferreri una mancanza di iniziativa forte nei confronti dell’Amministrazione che non aveva inserito nella discussione preliminare in vista del programma dell’estate marsalese, un colloquio con la Commissione.
In queste ore il tema è tornato d’attualità con una nota della presidente Ingrassia, che lo scorso anno fu designata al suo posto. Cosa ne pensa?
Si tratta di una storia vista e rivista. I problemi dell’Estate marsalese sono sempre gli stessi: ci sono le idee, ma mancano i fondi e il bilancio non è stato ancora approvato. Si potrebbe comunque ovviare a questa situazione mettendo assieme realtà diverse per il bene della città. Organizzando eventi con i privati, mettendo a loro disposizione lo stadio o altre strutture, com’è stato fatto la scorsa settimana. Ci sono eventi low cost che potrebbero creare attrazione. Penso ai mercatini serali al lungomare, come avviene a Triscina. O letture al tramonto da fare al Monumento ai Mille o alle Saline. Si potrebbero spostare le casette sempre al Monumento ai Mille e destinarle alla vendita di souvenir, come avviene in tante realtà turistiche. E poi c’è la festa di San Giovanni, che si celebra ogni anno con i giochi d’artificio: potrebbe essere quello, ogni anno, il momento da cui far partire l’Estate marsalese.
Con il Bilancio a che punto siamo?
E’ arrivato da alcuni giorni in Consiglio, dopo l’approvazione della giunta. Ma non abbiamo iniziato nemmeno a parlarne, nè del Bilancio nè del Piano Triennale delle opere pubbliche. Il Consiglio è stato impegnato con il Piano Paesaggistico e i debiti fuori bilancio.
Tornando alla Commissione fino allo scorso anno presieduta da lei, come potrebbe muoversi sui vari fronti di sua competenza?
A distanza di un anno mi viene da dire che c’è stato un accanimento nei confronti del consigliere Calogero Ferreri. La verità è che la Commissione è un organo politico, che può proporre idee e indirizzi, ma non può organizzare l’Estate marsalese. Devo dire, però, che manca anche un assessore con cui interloquire.
Il riferimento è alla mancata sostituzione di Lucia Cerniglia, che fino a ottobre era titolare delle deleghe a Sport, Turismo e Spettacolo. Come mai il sindaco continua a non decidere?
Non lo so, forse lo ritiene superfluo. E’ vero comunque che il sindaco e gli assessori Ruggieri e Angileri si stanno dando da fare. Ma serve una persona con cui confrontarsi durante tutto l’anno. I turisti che arrivano a Marsala devono avere le idee chiare sul tipo di manifestazioni che si organizzano. E in questo ragionamento includo anche le contrade, che ogni anno organizzano attività che portano avanti tradizioni che non vanno perdute e che andrebbero inserite in un circuito.
Cosa pensa del lavoro che stanno svolgendo i direttori artistici Moni Ovadia e Mario Incudine?
Nonostante i tempi ristretti e la poca pubblicità, i numeri della stagione invernale sono stati buoni. Per il futuro serve un maggiore confronto della direzione artistica con la parte politica e con le esigenze della città. Penso a un cartellone unico, che metta assieme le rappresentazioni organizzate dalle realtà locali e le “ciliegine sulla torta”, senza fare un calendario di serie A e uno di serie B.
Che aria tira nel Pd di Marsala in vista delle regionali?
Nel Pd di Marsala non si parla di regionali, si lavora per il bene comune. Con la nuova segreteria c’è un maggiore coinvolgimento nelle scelte. Per quanto riguarda il gruppo consiliare, nonostante aree e correnti diverse, è piuttosto amalgamato, perchè su tutto prevale il senso d’appartenenza.
Mai pensato di dichiararsi vicino a Paolo Ruggirello come ha fatto la sua collega Federica Meo?
No. Io ho sempre detto che sono del Pd. Se Paolo Ruggirello è parte del Pd credo non serva a nulla andare a confluire nella sua corrente. Personalmente non ho un onorevole di riferimento a cui giurare amore e fedeltà.
Vincenzo Figlioli