Come da noi anticipato durante gli aggiornamenti della giornata sulla vicenda del ballottaggio di Trapani, il candidato Pietro Savona ha presentato una formale richiesta in merito alle conseguenze che potrebbe avere l’esclusione, di fatto avvenuta, del suo competitor alla carica di sindaco, Mimmo Fazio. Con una nota molto circostanziata Savona si rivolge alla Commissione Circoscrizionale Elettorale del comune di Trapani e all’assessorato Enti Locali, per esaminare le conseguenze della esclusione del suo avversario al ballottaggio.
Secondo Savona non appare convincente l’ipotesi in cui, restando solo a competere alla carica di sindaco, occorrono 30.012 elettori ( il 50%) che si rechino alle urne che la metà voti per lui. Nella nota Savona afferma, analizzate tutta una serie di leggi e norme, che al ballottaggio al posto di Fazio vada il terzo classificato al primo turno, ovvero Tonino D’Alì.
Oppure si ipotizza comunque una sua elezione al secondo turno indipendentemente dal numero di trapanesi che si recheranno alle urne. Siamo noiosi, pur nel rispetto dovuto alla legge, ma tutto questo che si sta verificando in questi giorni, che c’entra con i problemi dell città di Trapani? E con il diritto che hanno i cittadini ad essere amministrati?