Alcamo: consegnato al professore Carlo Cataldo un attestato di riconoscenza per i 70 di carriera

redazione

Alcamo: consegnato al professore Carlo Cataldo un attestato di riconoscenza per i 70 di carriera

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giovedì 15 Giugno 2017 - 17:57

Si è svolta ieri pomeriggio presso l’Aula consiliare Falcone-Borsellino la cerimonia di consegna, da parte del primo cittadino Domenico Surdi, dell’attestato di riconoscenza, per la lunghissima carriera, all’insegnante alcamese che ha speso la sua vita per la diffusione dell’arte, della letteratura e del folclore

Storico, poeta e insegnante italiano, Carlo Cataldo è nato ad Alcamo il 7 giugno 1933. Sin da piccolo si è appassionato alla lettura e allo studio degli eventi storici, pubblicando a soli 14 anni un poemetto in dialetto, dedicato alla patrona di Alcamo e intitolato “A Maria SS. di li Miraculi, ni lu quartu cintinariu di la so’ truvazioni”. Numerosissimi i premi ricevuti nell’arco della sua carriera letteraria. Infatti, ha vinto il primo premio al concorso di carattere nazionale, bandito dal Ministero della pubblica istruzione fra gli alunni delle scuole, sull’argomento “il culto degli alberi”, quando ancora era uno studente di terza liceo. Sempre negli anni della giovinezza, ha pubblicato una stimata raccolta di poesie intitolata “Nirvana azzurro”. Si è laureato in Lettere con 110 e lode nel 1956, presso l’Università di Palermo, con la tesi “Folklore di Alcamo” ed ha insegnato Lettere per quarant’anni, di cui gli ultimi venti al Liceo classico “Cielo d’Alcamo” della città. Il professore Carlo Cataldo ha, inoltre, esaminato tantissimi documenti storici degli archivi notarili, delle chiese, delle diocesi, e di privati nelle province di Trapani e Palermo, oltre a quelli di carattere nazionale di Milano, Roma, Mantova, Torino e Napoli. Ha curato, poi, molteplici interviste, dibattiti e articoli sui periodici locali e provinciali tra cui Il Vespro, La Gazzetta del Golfo, Il Bonifato. Due delle sue opere più importanti “Alcamo e Garibaldi” e “Calatafimi e Garibaldi” sono presenti in bibliografie nazionali e internazionali.

È presidente dell’Associazione dei Poeti dialettali “Cielo d’Alcamo”, con cui ha pubblicato 7 antologie e curato una trentina di opere, ed è membro dell’équipe scientifica che cura l’Edizione Nazionale delle opere di Giuseppe Pitrè. Gli è stata riconosciuta la Cittadinanza onoraria della cittadina di Camporeale nel 1993, per avere scritto la prima storia documentata del paese. Mentre, la Cittadinanza onoraria di Calatafimi Segesta gli è stata conferita il 15 maggio 2008, a Pianto Romano. Ha ricevuto la Menzione d’onore al Premio Internazionale di Studi Etnoantropologici “Pitrè-Salomone Marino” nel 1994 per la sua opera “Accanto alle aquile” e la Medaglia di bronzo da parte dell’Amministrazione Comunale di Palermo (2001). Altra Menzione speciale è quella attribuitagli in occasione del Premio Internazionale “Giovi Città di Salerno” nel 2003, per il suo libro “La conchiglia di S. Giacomo”, la cui copia del libro è stata richiesta, nel 2006, dall’Archivio Biblioteca della Catedral de Santiago de Compostela in Spagna. Lo stesso anno sono stati riconosciuti all’autore alcamese l’Onorificenza di Cavaliere della Repubblica al Merito e il Premio Internazionale “Teatro di Segesta”. Oltre alle opere già citate, ne ricordiamo alcune pubblicate in versi: l’Inno a S. Francesco d’Assisi nell’VIII centenario della nascita (1181-1981); l’Inno per il bicentenario dell’Incoronazione di Maria SS. dei Miracoli (1784-1984); l’Inno a S. Chiara d’Assisi (1999). I tre Inni sono stati musicati dal Maestro Vincenzo Maria Cassarà. Tra le opere in dialetto ricordiamo: Zagare nuziali (1970) Ciuri di ciuri (1988) Vuci di cori (1995) Filicità di vita (2000). Per quanto concerne gli scritti di Storia, Arte e Folklore vanno invece citati: Affreschi e decorazioni dello scomparso teatro comunale di Alcamo, Trapani (1983); Accanto alle aquile. Il castello alcamese dì Bonifato e il santuario di S. Maria dell’Alto, ed. Brotto, Palermo (1991); Le rose di Damasco. La vita attiva alcamese dal ‘300 a oggi nella storia del lavoro in Sicilia (2003); La storia di Zalapì. Sei briganti ad Alcamo nel 1888 (con Erina Baldassano) ed. Campo (2005). Infine, rammentiamo le pubblicazioni: Ultimi fuochi: Storia del Liceo Classico di Alcamo negli anni finali della sua autonomia (in Lo frutto, 2012); Lo scultore alcamese Giuseppe Bambina: con rassegna fotografica delle sue opere a cura dei figli Antonino e Silvana Bambina, (2014); Alcamo nella storia, nella leggenda e nell’arte / Salvatore Messina; con prefazione di Carlo Cataldo e Giovanni Messina Campo, Alcamo (2015). In virtù della gigantesca produzione letteraria, di cui abbiamo riportato sopra solo per cenni, la città di Alcamo gli ha attribuito negli anni numerosi riconoscimenti consegnatogli dagli ex sindaci Giacomo Scala, Massimo Ferrara e Sebastiano Bonventre. Gli ultimi due sono stati anche suoi alunni. Ieri pomeriggio è giunto per l’intellettuale alcamese l’ennesimo merito. Infatti, presso l’Aula consiliare Falcone-Borsellino, alla presenza del sindaco Domenico Surdi e dell’assessore alla Cultura Lorella Di Giovanni, è avvenuta la cerimonia di consegna dell’attestato di riconoscenza per i suoi 70 anni di carriera e per il suo impegno volto alla diffusione dell’arte, della letteratura e del folclore. Hanno assistito all’evento l’arciprete Don Aldo Giordano, i familiari, gli amici, personalità del mondo della cultura locale, alcuni consiglieri comunali e, immancabilmente, la moglie, la professoressa Erina Baldassano, sua collaboratrice e sostenitrice fondamentale per la ricerca e realizzazione delle sue opere.

Linda Ferrara

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