A Petrosino si vota per il rinnovo delle cariche istituzionali. Si tratta della scadenza naturale del mandato del sindaco. Nella nostra provincia si voterà anche a Trapani, Erice e Castelvetrano. Forse andranno al voto anche i cittadini di Calatafini-Segesta, ma lì la storia è un po’ più articolata. Per chi si volesse informare, vi rimandiamo al nostro sito www.itacanotizie.it. Torniamo a Petrosino. I cittadini di quella realtà saranno chiamati a dare un giudizio sull’operato del sindaco uscente Gaspare Giacalone, il quale dopo una forte insistenza del gruppo consiliare di maggioranza (con tanto di invito pubblico), ha rotto gli indugi e ha annunciato che si ricandiderà. Noi, e in queste note in passato lo abbiamo già scritto, riteniamo che la legge sulla elezione diretta dei sindaci, ha un pregio importante: permette agli elettori di esprimere un giudizio su quanto è accaduto, in termini amministrativi, nella loro realtà negli ultimi 5 anni. Per questo sosteniamo che, salvo particolari motivi, il sindaco uscente deve ricandidarsi. A contendere la carica di primo cittadino a Giacalone, si annunciano già due candidature. Niente vieta che altre, prima dei tempi previsti, se ne possano aggiungere. Primo ad comunicare la sua discesa in campo è stato Vito Salvatore Messina, un imprenditore, come lui stesso si definisce, del settore della vigilanza privata. Sarà sostenuto da una lista civica denominata “Uniti per Petrosino”. Il programma è frutto di “..un’attenta valutazione dei problemi del territorio”, così afferma Messina in una nota stampa. Altro candidato è quello del centro sinistra. Crediamo che Vincenzo D’Alberti non voglia definirsi tale. Però noi, per ragioni di logica, un candidato sostenuto ufficialmente oltre che da diversi movimenti civici, dal Pd e dal Psi, non sappiamo come collocarlo politicamente se non nel centro sinistra. Il sindaco uscente ha già fatto il suo bagno di folla nella presentazione ufficiale della sua (ri)candidatura. I suoi sostenitori, Gaspare Giacalone tocchi ferro o quant’altro, ritengono che parta con i favori del pronostico. Chi non ha candidato ufficiale da sostenere è l’Udc. Partito importante in Sicilia, negli ultimi tempi si è caratterizzato per una serie di scissioni e di divisioni interne. Volete voi che a Petrosino i centristi si presentino uniti e compatti? Hanno partecipato al tavolo che ha “partorito” la candidatura di D’Alberti, poi ne hanno preso le distanze. Il gruppo dirigente locale ha taciuto, ha parlato per tutti il deputato regionale Mimmo Turano (di Alcamo) che ha sostenuto che il candidato non risponde alle esigenze della città. Da Palermo gli ha fatto eco la vice commissaria regionale Ester Bonafede. “D’Alberti è il nostro candidato”. La risposta è stata quella del segretario cittadino Angelo Valenti: “lasceremo liberi gli elettori”. Ora a noi l’idea che gli elettori (sia quelli dell’Udc come quelli di altri partiti) possano essere lasciati liberi ci intriga. “Vado a votare – afferma un elettore petrosileno – ma questa volta sono stato lasciato libero” e si infila nella cabina fischiettando. In questa competizione cìè anche un tocco, come dire, di esterofilia: verranno lasciati liberi da Palermo e da Alcamo.
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