Il cosiddetto bonus premiale docenti, finalizzato alla valorizzazione degli insegnanti meritevoli, è stato introdotto, com’è noto, lo scorso anno scolastico e ha finito per suscitare tante polemiche, alimentando quella generale legata alla riforma denominata la “buona scuola”. Si tratta di un somma in denaro, che secondo alcuni parametri prestabiliti, ha attribuito al dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti, la facoltà di assegnare una premialità in denaro. La legge prevede che gli Uffici Scolastici Regionali, al termine del triennio 2016-18, inviino al Miur una relazione sui criteri adottati dalle istituzioni scolastiche, in modo che il Ministero, sulla base delle relazioni inviate, elabori delle linee guida per la valutazione del merito dei docenti a livello nazionale, previo confronto con le parti sociali e le rappresentanze professionali. Tra gli istituti individuati (30 in totale su un totale di 3900 scuola su tutto il territorio nazionale) figura l’Istituto Comprensivo “G. Nosengo” di Petrosino. “Nel nostro Istituto – ci ha detto il dirigente scolastico Giuseppe Inglese – l’assegnazione del bonus è avvenuta dopo la compilazione, da parte dei docenti, di una scheda di autovalutazione (formulata da quasi tutto il corpo docente), cui è seguita la valutazione del dirigente, che ha attribuito il premio al 34% dei docenti dell’organico”. La visita da parte dei ricercatori dell’Indire (incaricati dal Miur) a Petrosino, si è svolta nei giorni 23 e 24 febbraio, con la seguente articolazione, specifica lo stesso ds a capo della scuola siciliana: “Intervista ai membri del Comitato di valutazione dei docenti; Focus group con un campione di 15 docenti, rappresentativo dei tre ordini di scuola su cuiè articolato il nostro istituto e delle loro diverse tipologie. Intervista approfondita con il dirigente scolastico”. “Le suddette attività saranno propedeutiche alla compilazione da parte dell’Indire, di un rapporto sulle buone pratiche. Sono comunque davvero soddisfatto che le scelte che abbiamo fatto, siano state valutate meritevoli di attenzione al punto di superare una così numerosa preselezione ”. Si ricorda che ad ogni scuola, in media, il bonus premiale assegnato è stato pari a circa 23mila euro. Considerando che in un istituto-medio composta da 100 docenti di ruolo, ne sono stati individuati una quota vicina al 30%, il compenso lordo-Stato individuale si attesta mediamente sotto i mille euro lordi ad insegnante (meno di 500 euro netti ciascuno).
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