La conferenza stampa, svoltasi al Comando dei Carabinieri per illustrare gli importanti risvolti dell’attività investigativa sul caso della morte in un B&B del turista toscano Fabio Maccheroni, ha avuto l’obiettivo anche di sensibilizzare gli enti preposti ad un maggior controllo delle canne fumarie delle attività di panificazione (o simili) nel territorio. E’ stata infatti la propagazione del monossido di carbonio, proveniente da una canna fumaria vetusta e priva di adeguata manutenzione del panificio limitrofo alla struttura ricettiva nel centro di Trapani, a causare la morte di uno dei due turisti che stavano riposando in una stanza e il grave ferimento dell’altro turista, rimasto in coma per alcuni mesi.
“Con questa conferenza stampa intendiamo sollecitare gli enti preposti e l’opinione pubblica sulla problematica dei controlli in queste attività – ha detto Ambrogio Cartosio, procuratore aggiunto della Repubblica – che a nostro avviso dovrebbero essere più severi anche perché il soggetto fruitore – come nel caso degli ospiti del B&B – si trova in una assoluta impossibilità di tutelarsi”.
“E’ successo a Trapani ma poteva succedere in qualsiasi città italiana e può ricapitare – ha specificato il Pubblico Ministero Rossana Penna – bisogna verificare se ci sono ulteriori fonti di rischio, di inquinamento ambientale che possono determinare fatti di cronaca così gravi come la morte di Maccheroni. Sollecitiamo maggiori controlli nelle varie attività, soprattuto di panificazione, dove le canne fumarie potrebbero essere pericolose per le persone”.
“Gli enti preposti a verifiche e controlli in questo caso sono tre – afferma il direttore del Dipartimento di Prevenzione della Salute dell’Asp Francesco Di Gregorio, interpellato dalla nostra redazione in merito alle verifiche sulle attività di panificazione – il Comune che, da regolamento edilizio, concede le autorizzazioni per le canne fumarie da esterno; l’Arpa, che è chiamata a verificare la presenza di emissioni nocive in atmosfera e il nostro ufficio, che si occupa di tutela della salute della comunità nei luoghi di vita. Attualmente non esistono atti ufficiali che coinvolgono il nostro ufficio nelle attività delle indagini“. Sul sito dell’Asp Di Gregorio ha inoltre messo a disposizione un modulo, utile ai cittadini per segnalare qualsiasi inconveniente igienico che possa presentarsi sia in ambienti esterni che interni. Sono prese in considerazione quelle situazioni che costituiscono un potenziale pericolo per la salute in quanto possono determinare: un rischio infettivo; un rischio per la salute di tipo acuto; insalubrità gravi e persistenti nel tempo delle abitazioni e delle strutture collettive che possono comportare condizioni di inabitabilità sia pure temporanea. Fermo restando che ognuno, per legge, è responsabile del buon uso delle cose che possiede e dunque deve occuparsi in prima persona della manutenzione delle stesse. “Ogni anno dall’intera provincia riceviamo circa 20o segnalazioni di varia natura – conclude Di Gregorio – che puntualmente verifichiamo”.