La Uil Trapani esprime perplessità sulle modalità con cui verrà gestita a partire dal 2017 l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli studenti con disabilità uditiva e visiva nelle scuole della Provincia di Trapani dell’infanzia, primarie e medie, considerato che dal prossimo anno tale servizio sarà affidato alle amministrazioni comunali e non più al Libero Consorzio comunale. La decisione è stata presa alla fine del mese scorso. A Marsala si era tenuto anche un incontro al Palazzo Municipale con la Giunta Di Girolamo e una delegazione del Libero Consorzio trapanese. Presenti i funzionari comunali dei competenti settori, l’incontro è servito a delineare la nuova programmazione dei servizi ai disabili, precedentemente in carico all’ex Provincia e dal mese di gennaio del prossimo anno di pertinenza del Comune di Marsala. Funzionari e amministratori si sono confrontati in modo da scambiare osservazioni, chiarire talune procedure, dare suggerimenti per la migliore erogazione di un servizio sociale di notevole importanza per alunni e famiglie.
Adesso arriva la nota della Uil che, per il tramite del segretario generale Eugenio Tumbarello, ha fatto sapere: “Abbiamo già avviato le interlocuzioni dirette con i comuni trapanesi. Oggi incontreremo il dirigente dell’Ambito territoriale scolastico di Trapani per esprimere i dubbi della Uil in merito alla novità che riguarda per la nostra provincia nell’erogazione di questo servizio che a nostro parere pone non poche difficoltà, prima delle quali, è quella legata alla necessità di garanzia per gli alunni interessati di un servizio consono e di qualità come fin qui avuto. La possibile diversità di comportamento da parte dei comuni interessati alla questione potrebbe non garantire ciò. Desideriamo tranquillizzare comunque le famiglie che si sono riferite alla Uil alle quali sarà garantito il supporto necessario”. La Uil teme che i comuni, considerata la scarsa disponibilità economica, possa non garantire un servizio all’altezza. “Vi è poi la non meno importante questione del tema della continuità didattica da garantire agli alunni nel rispetto delle professionalità fin qui utilizzate – prosegue il sindacalista -. Ci preoccupano parecchio le prime deliberazioni di alcuni comuni che rischiano di mortificare le professionalità dei circa 130 operatori, ai quali va garantita la dignità lavorativa per l’essenziale ruolo che rivestono da oltre dieci anni. Quale sarà il loro futuro occupazionale? Per tutte queste ragioni incontreremo il dirigente dell’Ambito scolastico trapanese, sperando che il suo ufficio possa essere luogo di una riflessione e confronto che porti a soluzioni ottimali e di sintesi i problemi rilevati dalla Uil”.