Il portavoce al Senato del M5S Vincenzo Maurizio Santangelo, ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’interno a proposito di una vicenda riguardante il territorio di Custonaci e l’ambito dei beni confiscati alla mafia.
“Succede – scrive il parlamentare pentastellato – che ad una azienda prima si concede un terreno, di proprietà di una società preposta alla misura di prevenzione sita all’interno della “Cava Noce”, in località Noce del Comune di Custonaci, per utilizzarlo per lo svolgimento dell’attività estrattiva del marmo, per poi revocare a distanza di pochi mesi, la concessione del contratto di locazione all’azienda, in barba agli investimenti finanziari sostenuti per l’avvio dell’attività e in assoluta insensibilità dimostrata, nel mettere a repentaglio i posti di lavoro degli operai dell’azienda stessa. Non è certo il modello da imitare, specie se poi a pagarne le conseguenze sono persone che hanno ancora il coraggio di credere nelle istituzioni e di investire “tempo e denaro” su beni, che spesso i mafiosi non si rassegnano facilmente alla perdita. Non è confortante pensare che lo stesso Stato, avrebbe rinunciato all’entrata dei canoni di locazione, nell’ordine di 45 mila euro annui oltre Iva, per poi andar pagare alla “Group Pellegrino Import – Export srl”, l’indennità prevista dall’art. 52, comma 5, del D.Lgs. 159/11 per i titolari dei diritti di godimento un equo indennizzo commisurato alla durata residua del contratto o del diritto reale, o ancora le indennità di disoccupazione ai lavoratori che hanno perso il proprio reddito da lavoro in virtù del provvedimento dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata“.
Da qui dunque la decisione di Santangelo di presentare un’interrogazione al Ministro degli Interni Angelino Alfano.
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