Il risultato finale era annunciato. Ma il congresso comunale del Pd di Marsala è stato davvero poco banale, regalando alcune novità politiche immediatamente evidenti e lasciando presagire qualcosa anche sugli scenari che potrebbero aprirsi nei prossimi mesi.
La nuova guida del Pd
Si è conclusa ufficialmente la stagione del doppio mandato per Alberto Di Girolamo, che dopo tre anni lascia la segreteria del Pd per continuare a fare il sindaco. Per la sua successione, come detto, in campo una sola mozione, presentata venerdì pomeriggio da Antonella Milazzo e sottoscritta da 50 iscritti al Pd (25 uomini e 25 donne) che costituiranno la direzione comunale del partito. Una mozione a sua volta successiva al documento presentato nei giorni scorsi da dirigenti e tesserati “di peso” (tra cui i consiglieri comunali Antonio Vinci, Calogero Ferreri, Federica Meo, Pino Cordaro) e l’assessore Anna Maria Angileri) a sostegno della candidatura di Antonella Milazzo. Nel suo intervento congressuale la nuova segretaria del Pd ha parlato di un partito che deve tornare ad incontrare e ascoltare i cittadini e deve aprirsi ai giovani e a tutte le forze disponibili a condividerne idee e progetti.
Democratici per Marsala e Psi
Si è parlato tanto in queste settimane dell’ingresso del gruppo di Sturiano nel Pd. E il presidente del Consiglio comunale si è presentato nella sala conferenze del Complesso San Pietro, intervenendo in apertura, poco dopo la capogruppo Ginetta Ingrassia, che aveva manifestato il proprio disagio per dover essere ancora presentata come rappresentante dei Democratici per Marsala e non del Pd. Un concetto ribadito anche da Sturiano delle ultime settimane. “Non ci possono essere riserve etiche e morali su di noi – ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale -. Vogliamo dare un contributo di idee, non di pacchetti di tessere. Ci aspettiamo segnali chiari e limpidi di apertura, non di chiusura”. E il segnale di apertura atteso è puntualmente arrivato dalla nuova segretaria Antonella Milazzo: “Per me i Democratici per Marsala non esistono più. Si porta a compimento un percorso che non ha più ragione di esistere”. Insomma, Sturiano e i suoi sono dentro il Pd, come dimostra anche la composizione della nuova direzione comunale, che vede la presenza di Gaspare Lentini e Davide Parrinello, fin qui organici ai “ruggirelliani”.
Per quanto riguarda il Psi, se già con le dimissioni dalla giunta di Lucia Cerniglia si era capito che la distanza dall’amministrazione era aumentata, l’assenza dei dirigenti del Psi dai lavori congressuali dei democratici seguita all’astensione sul bilancio in Consiglio comunale ha confermato un ulteriore deterioramento dei rapporti. A mettere un macigno definitivo sui rapporti con il partito di Nino Oddo ci ha infine pensato il sindaco Alberto Di Girolamo: “I socialisti fin qui sono stati i più critici nella maggioranza, magari per avere qualcosa in cambio. Per me, sono fuori dalla maggioranza”. Dichiarazione seguita da un convinto applauso in platea.
Il futuro del Pd
Con l’elezione di Antonella Milazzo e scorrendo i 50 nomi della nuova direzione, l’impressione è che il Pd di Marsala abbia spostato il proprio asse verso il centro. Aspetto che non è sfuggito ad alcuni esponenti degli ex Ds – Giuliana Zerilli, Gaspare Galfano ed Enzo Russo – rimasti fuori dai giochi. Con i loro interventi – a cui dedichiamo uno spazio a parte – i tre dirigenti storici della sinistra marsalese hanno a vario titolo evidenziato disappunto e preoccupazione per l’indirizzo che sta intraprendendo il Pd di Marsala. Contestualmente, la virata verso il centro apre spazi di maggiore dialogo con altri movimenti politici. Del resto, anche Antonella Milazzo ha detto che è arrivato il momento di “valutare anche se è possibile sanare le ferite della campagna elettorale con chi si è dimostrato negli ultimi mesi disponibile all’ascolto e alla collaborazione”. Un potenziale interlocutore potrebbe essere Sicilia Futura, intervenuta al congresso con il consigliere comunale Ivan Gerardi. E magari con Massimo Grillo, avvistato giovedì sera all’Enoteca Comunale di Palazzo Fici assieme a Davide Faraone e già presente due settimane fa a Trapani per ascoltare il premier Renzi. “E’ un percorso iniziato sulle nostre teste, un incontro tra amici o è dovuto al fatto che in amore, in guerra e campagna elettorale tutto è permesso?”, si è chiesta Giuliana Zerilli.
Il Pd di Marsala e il resto della provincia
Rispetto al passato, la sensazione è che il Pd di Marsala pesi maggiormente nello scacchiere politico siciliano. Al congresso erano presenti il segretario provinciale Marco Campagna e il suo omologo regionale Fausto Raciti, oltre all’assessore del governo Crocetta Baldo Gucciardi e il sindaco di Salemi Domenico Venuti. Ma c’erano anche i dirigenti del Pd di Trapani (tra cui il segretario Brillante e i candidati alle primarie Abbruscato e Savona), di Petrosino, Mazara del Vallo e Salemi. In questi anni, Antonella Milazzo ha saputo sicuramente cucire una buona rete di relazioni. Ma al contempo, in una fase politica delicata a livello regionale, il modello che ha portato i democratici di Marsala a far diventare sindaco il proprio segretario Alberto Di Girolamo è ormai diventato un riferimento da seguire. Lo stesso primo cittadino lo ha voluto in qualche modo sottolineare: “Tra le grandi città amministriamo solo Catania. A Palermo non si capisce chi governa, a Messina siamo all’opposizione. Quindi – rivolgendosi all’assessore Gucciardi – dateci una mano”. “Dobbiamo lavorare sul consolidamento della proposta politica del nostro partito – ha ammesso il segretario regionale Raciti -. Dobbiamo governare anche altre città, a partire dal capoluogo. In questa regione, si respira un clima difficile nei nostri confronti, catalizzato da questo passaggio referendario”. E proprio dall’esito del voto del prossimo 4 dicembre in Sicilia, potrebbero arrivare segnali importanti in vista delle amministrative e delle regionali del 2017.
La parola “compagni”
Nel suo intervento a inizio lavori, il consigliere Daniele Nuccio (Cambiamo Marsala) ha auspicato che il Pd continui a guardare a sinistra. Come detto, però, l’impressione è che l’asse del partito a Marsala si sia spostato al centro. Non sarà più solo sommatoria di ex Ds ed ex Margherita, ma non è ancora quel Pd capace di essere protagonista di un rinnovamento radicale, anche da un punto di vista generazionale, senza rinunciare alle radici del passato. Stranizza fino a un certo punto, dunque, constatare come la parola “compagni” sia scomparsa dagli interventi di quasi tutti i protagonisti del congresso, come se fosse un ferro vecchio del passato di cui disfarsi. L’ha pronunciata il segretario della Camera del Lavoro Pietro Genco, prima di sottolineare come i marsalesi aspettino un Pd capace di agire sulla domanda di lavoro e occupazione in questo lungo periodo di crisi economica. E poi l’ha pronunciata Giuliana Zerilli, nel suo intervento molto critico nei confronti della nuova direzione. Con maggiore frequenza è stata utilizzata la parola “amici”, mentre Antonio Vinci ha provato a mettere tutti d’accordo scegliendo di esordire con “cari democratici e care democratiche”.
I componenti della nuova direzione
Venticinque uomini e venticinque donne nel pieno rispetto della parità di genere. Ecco dunque i nominativi dei 50 componenti della segreteria del Pd di Marsala:
Vincenzo Pantaleo, Rossella Giacalone, Luca Coronnello, Maria Castelli, Stefano Ruggirello, Nicolina Reina, Vincenzo D’Alberti, Angela Maria Teresi, Pietro Brugnone, Carmela Li Vigni, Rosario Ragona, Clara Ruggieri, Ninni Barbera, Antonella Spanò, Giuseppe Pellegrino, Daniela Fiocca, Gaspare Tortorici, Rosa Alba Mezzapelle, Domenico Bonafede, Leonarda Paladino, Davide Parrinello, Antonia Maria Anselmi, Francesco Parrinello, Maria Crescenza Caci, Nicolò Amedeo Pinna, Alessia Fernandez, Antonino Meo, Maria Pia Piccione, Gaspare Lentini, Rosalia Maria Brillo, Francesco Bua, Giovanna Ponticello, Ignazio Genna, Nicoletta Elisa Parrinello, Leo Gagliano, Maria Antonia Grassellino, Antonino Brignolo, Greta Ragona, Giuseppe Milazzo, Annamaria Sorrentino, Bartolo Ingarra, Maria Rosa Coticchio, Fabrizio Alloro, Michela Surdo, Giacomo Sammartano, Daniela Nicoletta Spanò, Francesco Giovanni Dado, Rosa Angela Tumbarello, Vito Giacalone, Elena Licari.