Questo pomeriggio, alla presenza degli operatori dell’informazione, della squadra e di tanti appassionati, il dimissionario Pino Occhipinti ha fatto chiarezza sulla scelta di abdicare dalla carica di amministratore unico e, contestualmente, ha colto l’occasione per replicare alla nota diramata dai soci di maggioranza. Con il supporto dell’avvocato Tommaso Picciotto, Occhipinti ha brevemente ricostruito la storia che ha portato alla sua nomina di Amministratore Unico, alla quale si è arrivata solamente dopo la firma di un documento con il quale si impegnava a dare in gestione per tre anni il settore giovanile ad un’altra società che fa riferimento a Matteo Gerardi. Successivamente, ha esplicitato i dettagli dell’ultima trattativa andata in fumo che vedeva in prima linea alcuni imprenditori ed artigiani locali; nel corso di un incontro al quale ha personalmente partecipato Occhipinti assieme all’avvocato Picciotto, all’avvocato Manlio Mauro e all’ex d.g. Matteo Gerardi, sono venuti meno i presupposti affinché si potesse procedere con la costituzione di una nuova società che gestisse il sodalizio calcistico.
Proprio su questo punto hanno insistito i due rappresentanti azzurri che hanno indetto la conferenza stampa; non si parla più di cessione delle quote dell’attuale società, ma di una nuova gestione. Tutto ciò ha portato Occhipinti, che ha ribadito di aver gestito fino ad oggi la società con le proprie forze economiche, iscrivendola al campionato ed evitando il fallimento anticipato, e nell’interesse della città, a sventolare la bandiera bianca rimettendo tutto nelle mani dell’assemblea dei soci. Ha chiamato a rapporto tutti affinché si assumessero le proprie responsabilità, palesando pubblicamente le loro intenzioni. Contestualmente, si è impegnato ad onorare l’ultima trasferta, quelle in programma domenica prossima, prima di mettersi definitivamente da parte. Ha concluso il suo intervento dichiarando che è disposto a cedere gratuitamente la sua parte se faranno altrettanto anche gli altri 10 soci.
Qui il colpo di scena. Il capitano Giovanni Maltese, parlando a nome di tutti i compagni, ha dichiarato che la squadra non intenderà scendere in campo se prima non si farà chiarezza. Ha poi esplicitato meglio il concetto, dichiarando che non si tratta di problematiche legate all’aspetto economico e quindi agli stipendi, ma di una errata comunicazione tra chi ha gestito e la squadra. Poca chiarezza, difficoltà organizzative e logistiche e troppa approssimazione: queste le cause che hanno indotto la squadra a dare un out out. Sicuramente saranno ore e giorni intensi che, speriamo, possano portare ad un’immediata soluzione del problema, scongiurando l’inizio della fine.