Prosegue nel nome di Fabrizio De Andrè il programma del Festival delle Orestiadi di Gibellina. Martedì 2 agosto al Baglio Santo Stefano, a partire dalle 21.15, verrà portata in scena “La buona novella”, un progetto di drammaturgia contemporanea in musica curato dal regista Giacomo Bonagiuso, in cui 11 giovani attori della compagnia mettono in scena come musical il concept album del cantautore genovese. Nel suo album del 1969, De Andrè racconta la storia di Cristo tramite la fonte traversa dei Vangeli Apocrifi, ripercorrendo l’infanzia di Maria, le peripezia di Giuseppe, il ruolo delle donne, delle madri, nella storia della salvezza, la reazione del popolo di fronte alla Via Crucis.
Spiega il regista Giacomo Bonagiuso: “Perché De Andrè li mette al centro delle sue canzoni? Perché – inutile ricordarlo – Faber amava parlare degli ultimi, degli spostati, dei marginali. Poter quindi parlare di Cristo, senza mai metterlo in scena, cantando la sua assenza, e indugiare sui comprimari della Novella, è una occasione ghiotta per parlare del figlio dell’uomo, attraverso le vie tortuose del popolo. Abbiamo scelto, allora, di lasciar fare al nostro lavoro l’opera del disincanto: così che De Andrè potesse e entrare in un teatro senza occuparlo tutto solo con il suo nome. Abbiamo deciso di dare corpo e azione a quelle meravigliose parole, per aggiungere il nostro sudore alla Novella del Maestro, lasciando solo precedere l’opera da una Disputa pro veritate che – nella violenza della lotta – testimonia appunto dell’elisione della Verità, quand’essa si reputi ultima e definitiva”.