Il Centro Antiviolenza “La Casa di Venere” ha una sede: “Un tavolo tecnico per la tutela della donna”

redazione

Il Centro Antiviolenza “La Casa di Venere” ha una sede: “Un tavolo tecnico per la tutela della donna”

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venerdì 29 Luglio 2016 - 17:10

Si è svolta questa mattina la conferenza stampa del Centro Antiviolenza “La Casa di Venere”. Al Convento del Carmine, oltre alla presidente Francesca Parrinello e alle operatrici, presenti anche il giudice Pietro Grillo, il deputato regionale Antonella Milazzo, il Presidente dell’Ordine dei Medici di Trapani, Rino Ferrari, gli assessori del Comune di Marsala Clara Ruggieri e Anna Maria Angileri ed i rappresentanti della Polizia di Stato. L’occasione è quella di comunicare non solo la sede che il Tribunale di Trapani ha assegnato al Centro – ovvero un bene oggetto di sequestro di prevenzione – ma anche quella di aprire un tavolo programmatico con medici di base, Pronto Soccorso, Politiche Sociali e Forze dell’Ordine, perché, come affermato dalla presidente del Centro “… la mancanza di collaborazione tra tutte le parti ci ha causato problemi. Chiediamo di lavorare in sinergia con i Servizi Sociali del Comune mettendo da parte i protagonismi, al fine di salvare la vita delle donne e dei minori perché anche loro subiscono una violenza assistita inaudita. Abbiamo progetti nelle scuole e chiediamo all’Amministrazione la collaborazione necessaria e l’attivazione di sportelli di ascolto. Grazie al dottor Grillo per aver accolto le nostre richieste”. Richieste che anche l’Amministrazione vuole accogliere. L’assessore Ruggieri ha specificato che “… l’altro Centro Antiviolenza “Casa Viola” è solo di prima accoglienza ma qualche inghippo ne sta ritardando l’avvio. Grazie al tribunale per aver messo a disposizione beni sequestrati”; l’assessore Angileri invece, ha puntato tutto sul lavoro di squadra della “filiera” per “… creare un tavolo interistituzionale al fine di ridimensionare il problema, che spesso è una questione culturale, dove la donna sin da ragazza subisce dei pregiudizi dai suoi coetanei maschi”. Il giudice Pietro Grillo ha specificato come i beni in attesa di giudizio “… non possono essere lasciati senza manutenzione per cui accettiamo le richieste di enti ed associazioni soprattutto per perseguire un fine importante come quello della tutela della donna”. Grazie alla sede (non è stato svelato il luogo in cui è ubicata) “La Casa di Venere” – centro in cui le operatrici sono formate ad hoc secondo la legge regionale Vinciullo nata grazie al Coordinamento Donne Siciliane – può accedere all’albo regionale dei centri antiviolenza.

“Noi ci battiamo per formare sia le operatrici sia personale delle Forze dell’Ordine. Ma l’assenza di una sede non ci ha fermato – ha detto la vice presidente Caterina Martinez -. In questi 4 anni senza ricevere contributi abbiamo operato nonostante tutti i bastoni tra le ruote. In 24 ore riusciamo a mettere in salvo una donna maltrattata che ci viene segnalata, solitamente, dalle Forze dell’Ordine, la rifugiamo senza badare agli orari. Negli ultimi due mesi abbiamo ascoltato ed accolto vittime di casi pericolosi”. Dell’importanza delle strutture sanitarie nel denunciare i casi di maltrattamento hanno parlato l’onorevole Milazzo (“L’ospedale di Marsala sarà sede del primo Codice Rosa in Sicilia con personale formato ad hoc”) ed il dottor Ferrari. Quest’ultimo ha lanciato un messaggio forte ai colleghi trapanesi: “La formazione dei medici in materia di violenza di genere è necessaria – ha detto -. Il Codice Rosa è fondamentale perché spesso le donne provano vergogna e paura a dire che la violenza nasce tra le mura di casa. Le cardiopatie ad esempio sono più presenti tra le donne che vivono delle violenze anche psicologiche e spesso dietro ad una donna che dice di essersi fatta male per un incidente domestico, c’è un abuso. I medici vanno formati per sapere come accogliere le vittime di violenza di genere ed abbiamo il dovere di denunciare i casi alle autorità competenti”.

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