Nominato da alcune settimane, il neoassessore Rino Passalacqua nelle ultime ore ha ricevuto anche la comunicazione ufficiale delle deleghe di sua competenza, che come abbiamo raccontato ieri saranno urbanistica, decoro urbano, Suap e attività produttive. Una scelta tecnica, da parte del sindaco Di Girolamo, che ha deciso di affidarsi nuovamente a un professionista non indicato dai partiti, dopo le dimissioni di Nino Barraco.
Come intende interpretare il suo ruolo?
Anzitutto partendo da quello che sto trovando. L’amministrazione comunale sta aderendo a una serie di partenariati, come l’Area Vasta e l’Agenda Urbana, che vede Marsala fare sistema con altre realtà. Ormai, l’Europa privilegia interventi che possano riguardare sistemi territoriali: con questi strumenti contiamo di poter ottenere risorse importanti per opere infrastrutturali. Poi abbiamo in sospeso il Piano paesaggistico, il Piano regolatore del Porto, il Piano del Demanio, il Piano commerciale, a cui manca solo la Via Vas. Tutto questo dovrà confluire nel nuovo Piano regolatore generale della città, che è fermo nei cassetti dal 2005 e che, naturalmente, adesso è diventato obsoleto, non tenendo conto di tutte le nuove iniziative degli ultimi anni. Alla luce di ciò, era diventato impossibile tenere assieme urbanistica e lavori pubblici e si è pensato di scegliere me proprio per le competenze tecniche che mi sono state riconosciute.
Un compito che si annuncia gravoso. Da dove si comincia?
Anzitutto dalla firma dei protocolli di intesa per l’Area Vasta e l’Agenda Urbana, oltre che dal Piano Paesaggistico, in modo da capire che tipo di iniziative potremo portare avanti. Sull’Area Vasta entro fine giugno verrà presentata una bozza di programma e la settimana dopo tutti i sindaci dei Comuni interessati si ritroveranno a Favignana per firmare il protocollo di intesa. Tra i primi interventi di cui si parla, un contributo per la bretella che congiunge il nostro ospedale con la città di Mazara, un progetto già cantierabile e condiviso da tutti i partner dell’iniziativa.
Bisognerà dunque rivedere il Piano regolatore generale, anche alla luce dell’approvazione del Piano regolatore del Porto, come ha auspicato in Consiglio comunale l’amministratore della Myr Massimo Ombra.
Sono due strumenti diversi, che però dovranno essere in collegamento tra loro. A tal riguardo verrà creato in assessorato un ufficio dei Piani, che si occuperà di coordinare tutte queste iniziative.
Può rientrare in questo discorso anche un Piano sulla mobilità? Alcuni mesi fa a San Pietro è stato presentato un interessante studio sull’argomento.
L’amministrazione comunale sta lavorando per pedonalizzare quanto più possibile il centro urbano, fino a farlo diventare il salotto della città, in modo che tutti noi potremo riabituarci a viverlo. In questo tipo di idea è indirizzato anche un piano sul traffico. Il problema è trovare i soldi per i progetti. Sicuramente il sindaco, essendo una persona molto pragmatica, vuole rendere le strade migliori e concentrare le energie sui principali collegamenti viari con le città limitrofe.
L’ex assessore Barraco andò via lamentando la difficoltà a misurarsi con la burocrazia comunale. Come intende agire lei?
Al Comune di Marsala lavorano tutti e di gran lena. Il problema è che ci sono pochi uomini e pochi mezzi. Attualmente abbiamo solo due dirigenti di ruolo, Fiocca e Patti. Con quest’ultimo mi confronto quotidianamente, più volte al giorno, e mi rendo conto che è sommerso di lavoro.
Lei ha anche la delega al decoro urbano. Che idee ha a riguardo?
Anche se non è applicato, Marsala ha un ottimo regolamento sul decoro urbano approvato negli anni scorsi con l’assessore Musillami. Faremo in modo che possa essere incrementato. Partiremo dal centro storico e dai fabbricati che si trovano in stato di abbandono: non è possibile che una città che ha un centro così piccolo abbia intere vie e isolati in condizioni di degrado. Nella mia idea di decoro urbano, però, è importante che tutti portino il proprio contributo, anche i rappresentanti delle attività commerciali e artigianali, magari adottando un’aiuola o uno spazio verde, come già previsto da questa amministrazione comunale con un recente provvedimento. Purtroppo gli sprechi del passato ci hanno lasciato poche risorse. Ognuno di noi, quindi, con il proprio senso civico, deve sopperire alla spending review.
Da architetto lei è anche un creativo. In tempi di spending review, a Marsala può esserci ancora spazio per la creatività?
Lo spazio per la creatività deve esserci sempre. Per fare una cosa bella e una cosa brutta spesso occorrono gli stessi soldi e lo stesso tempo. Mi auguro che i giovani architetti e i creativi di questa città possano dare un contributo di idee, mi piacerebbe che si creassero contenitori per scambi culturali nel segno della creatività. Sto pensando a un luogo in cui i giovani possano ritrovarsi e dipingere e sto studiando alcune iniziative che possano essere inserite nel piano del decoro in modo che ognuno possa portare qualcosa di bello alla città.