Incontriamo Pino Nilo, storico presidente dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani) sez. di Marsala e vice presidente provinciale, dopo le recenti dichiarazioni del ministro Maria Elena Boschi. Che giudizio si è fatto?
“Sono rimasto sbigottito. Se ho capito bene, l’esponente del governo guidato da Matteo Renzi si è arrogata il diritto di stabilire quali sono i partigiani buoni o quelli cattivi in base alla scelta che faranno sul referendum costituzionale del prossimo mese di ottobre”.
Maria Elena Boschi in una recente intervista televisiva ha affermato che i veri partigiani sono quelli che si schiereranno al fianco del governo per sostenere le ragioni del SI.
“Mentre gli altri cosa sono? E’ davvero inaudito che un componente del governo classifichi i cittadini in buoni e cattivi in base alla vicinanza alle sue posizioni. I morti in difesa della libertà, e mi piace ricordare i 18 nostri concittadini, si rivolteranno nella tomba a sapere che oggi un ministro della “loro” Repubblica usi questi parametri per stabilire chi sono i partigiani veri o falsi. La Boschi dovrebbe dimettersi subito”.
Voi però siete schierati per il NO.
“Certamente. E preannuncio che nasceranno dei comitati anche a Marsala. Noi non siamo un partito politico, né obblighiamo i nostri iscritti a votare per il SI o per il NO. Abbiamo ravvisato nella riforma costituzionale gli estremi per instaurare un regime autoritario e grazie ai padri costituenti, quasi tutti partigiani che lungimiranti hanno previsto il ricorso al referendum, ci siamo schierati. Ma non pensiamo che chi dovesse votare SI sia un falso partigiano”.
Recentemente è stato detto che chi vota NO, vota come quelli di CasaPound.
“La fonte è sempre la stessa. Il ministro di un governo di centro sinistra che qualifica gli elettori in buoni e cattivi in base al voto espresso in un referendum”.
Voi, a Marsala, siete stati oggetto di attacchi meschini da parte di facinorosi che imbrattano la lapide che ricorda i marsalesi partigiani marsalesi caduti. Monumento che si trova in piazza san Girolamo.
“Episodio che si è ripetuto ancora in queste ultime ore. La colpa è del clima che si crea. A Roma la candidata a sindaco Giorgia Meloni vuole intestare una strada a Giorgio Almirante, collaboratore del regime fascista, a Marsala alcuni stupidi pensano di intimorirci con delle scritte razziste. Ringrazio il sindaco per la solidarietà che ci esprime costantemente. Vorrei però sapere anche dal segretario del Pd, che è lo stesso Alberto Di Girolamo, che ne pensa delle dichiarazioni cervellotiche della ministra Maria Elena Boschi”.