Salaparuta: due giornate di studio e riflessione sullo psichismo mafioso

redazione

Salaparuta: due giornate di studio e riflessione sullo psichismo mafioso

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venerdì 20 Maggio 2016 - 19:19

Un week end ricco di spunti e contenuti inerenti lo psichismo mafioso è stato organizzato nelle giornate del 21 e 22 maggio a Salaparuta dal Gruppo di Ricerca sulla Psicologia del fenomeno mafioso del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Palermo, coordinato dal professore Girolamo Lo Verso.

In continuità con i lavori precedenti condotti in territori in cui è forte la presenza di Cosa Nostra (Trapani, Castelvetrano, Castellamare del Golfo, Campobello di Mazara, Marsala, Mazara del Vallo, Corleone, Bagheria, Palma di Montechiaro, ecc.), le due giornate mirano alla divulgazione dei risultati empirici ottenuti nel corso degli anni e quindi ad implementare conoscenza e riflessione finalizzate al superamento del fenomeno. L’obiettivo dei lavori è quello di provare a rispondere, da una prospettiva Grupponalitica Soggettuale, ai seguenti interrogativi.

L’iniziativa si inserisce inoltre in un progetto già avviato lo scorso anno, con la giornata di studi sul tema “La Psicologia del fenomeno mafioso ed il suo superamento”, tenutosi a Trapani nella giornata del 23 maggio, anniversario della Strage di Capaci. Anche quest’anno si resta nel trapanese, territorio considerato uno degli ultimi “santuari”, di Cosa Nostra, ma ci si sposta nella Valle del Belice.

Nel caso specifico del presente convegno, i promotori puntano a implementare la conoscenza, e quindi, il contrasto della mafia e della cultura mafiosa nell’entroterra trapanese ed in una realtà con radici agricole (tema per la prima volta esplorato). Il superamento delle paure e del blocco dello sviluppo sembra ancora più importante in un momento in cui proprio alla realtà agricola sembra affidata la speranza della tendenza al superamento del sottosviluppo economico ed occupazionale della realtà siciliana.

In particolare gli obiettivi sono i seguenti: Comprendere lo specifico modo con cui Cosa Nostra si radica ed influenza il territorio belicino; Consentire una maggiore consapevolezza di quanto la mentalità mafiosa sia uno dei principali fattori ostativi allo sviluppo economico, imprenditoriale, sociale e psicologico; Esplorare le rappresentazioni mentali, i vissuti, le paure e le difficoltà psicologiche dei cittadini ed in particolare dei testimoni privilegiati (rappresentanti delle Forze dell’ordine, amministratori, vittime, commercianti, etc.); Rilevare i dati circa l’impatto psicologico, sociale e territoriale che la mafia esercita nelle realtà locali in cui opera; Promuovere un processo di emancipazione dalla mafia e dalla cultura mafiosa; Attivare processi trasformativi in direzione di una liberazione dall’oppressione mafiosa.

Nel corso delle due giornate, oltre ai momenti dedicati all’attività convegnistica che vedranno la partecipazione di professionisti del settore, giornalisti, magistrati, esponenti del mondo politico, delle professioni e dell’associazionismo, è prevista anche la proiezione della video-inchiesta “Fondi rubati all’agricoltura” di Diego Gandolfo e Alessandro Di Nunzio, vincitrice del “Premio Roberto Morrione” 2015 per il giornalismo investigativo televisivo. Sabato sera, alle 19.30, andrà in scena lo spettacolo musicale-teatrale “MadreTerra” di Ezio Noto e Disìu con Raimondo Moncada e Lucia Alessi, un concerto di emozioni, con musica e parole che hanno al centro la Sicilia. Ne saranno protagonisti cantautori, musicisti, scrittori, attori siciliani, provenienti da diversi città e da diverse province, uniti dall’amore per la loro terra.

Programma Giornate di Studio Salaparuta 21-22 maggio 2016 (1)

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