Alcamo: bagno di folla per il comizio di Surdi con Di Maio in Piazza Ciullo

redazione

Alcamo: bagno di folla per il comizio di Surdi con Di Maio in Piazza Ciullo

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martedì 17 Maggio 2016 - 20:12

A sostegno della candidatura di Surdi, sono intervenuti il Vice Presidente della Camera Luigi Di Maio, il parlamentare Alfonso Bonafede, l’eurodeputato alcamese Ignazio Corrao, i deputati Ars Cancelleri e Palmeri ed il sindaco di Ragusa Federico Piccitto

Comizio in Piazza Ciullo. Questa è stata la richiesta che da diverse settimane i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle hanno rivolto agli attivisti alcamesi. Istanza che è stata subito accontentata dai pentastellati. Lunedì sera, oltre 3 mila persone sono intervenute nella principale piazza della città, a sostegno della candidatura a sindaco di Domenico Surdi. Sul palco allestito della manifestazione erano presenti alcuni principali esponenti del movimento politico, tra cui il vice presidente della Camera Luigi Di Maio. “Cinque giugno cinque stelle!” è stato uno dei motti ripetuto più volte, nel corso della serata, dai simpatizzanti pentastellati, mischiati tra la folla in Piazza Ciullo, che ha accolto, per l’appunto, i parlamentari locali e nazionali del movimento accorsi ad Alcamo per manifestare il supporto a Surdi.

Ad aprire il comizio, com’è diventata consuetudine, ci ha pensato l’eurodeputato Ignazio Corrao, il quale ha ribadito la sua emozione nel poter votare alle amministrative un candidato sindaco 5 stelle nella propria città. Infatti, nonostante Alcamo sia già rappresentata a livello regionale e, persino, europeo da due politici del M5S, non lo è, invece, a livello locale, dove si appresta per la prima volta a concorrere con una lista di 24 candidati al consiglio comunale, 12 uomini e 12 donne.

Il primo intervento della manifestazione è stato quello del sindaco di Ragusa Federico Piccitto, il quale ha raccontato la propria esperienza una volta arrivato al governo della propria città. In primis, i tagli fatti dalla amministrazione pentastellata che hanno consentito la riduzione del debito accumulato dalle giunte precedenti. Tra le iniziative recenti di Piccitto vi sono la realizzazione della pista ciclabile, il rilancio della raccolta differenziata con sconti per i ragusani e il risparmio energetico dell’illuminazione pubblica. Il sindaco di Ragusa, rivolgendosi ai presenti ha affermato “Oggi la sfida che avete davanti è quella di pensare un Alcamo che sia diversa. Un Alcamo diversa può venire solo da persone nuove come Domenico che non fanno questo mestiere. Non fanno politica per vivere, non hanno bisogno della politica per vivere”.

Dopo, ha preso la parola Valentina Palmeri che ha ricordato la legge sull’albergo diffuso, presentata all’ARS, e il suo recentissimo emendamento sull’amianto approvato nelle scorse settimane. La Palmeri ha poi chiesto alla folla di sostenere anche la squadra Surdi, indispensabile per poter governare. Una squadra che, come ha dichiarato la parlamentare regionale, “parla lo stesso linguaggio di Domenico”.

In seguito, è intervenuto il deputato Alfonso Bonafede, che ha espresso la propria emozione nel trovarsi in una piazza così gremita di gente. Un segnale, secondo il parlamentare, che conferma la voglia di partecipazione alla politica dei cittadini alcamesi. Per questo, Bonafede ha criticato il Primo Ministro Renzi per avere, invece, invitato all’astensione gli italiani in occasione dell’ultimo referendum. Inoltre, il deputato pentastellato ha ricordato la rinuncia al finanziamento pubblico e i tagli agli stipendi dei parlamentari che confermano il fatto che il M5S dimostri con i fatti le promesse pronunciate ai propri elettori.

Poi, è stata la volta di Giancarlo Cancelleri che ha voluto precisare una polemica nata in seguito ad una sua recente intervista. “Io sono qui per mettere in chiaro alcune cose: c’è un altro candidato sindaco che sta spaventando le persone che lavorano in Comune, i precari, dicendo che se io sarò presidente della Regione, li licenzierò tutti”, ha affermato il deputato regionale, aggiungendo: “Ora noi siamo fermi sostenitori del fatto che se la Regione Siciliana non dovesse rinnovare i contratti con queste professionalità, le macchine comunali, gli Enti Locali si fermerebbero in un secondo e questo sarebbe un disastro per tutti i cittadini. Parlano i fatti, parlano le interrogazioni e le mozioni che stiamo portando avanti al parlamento regionale, nazionale ed europeo”, ha dichiarato Cancelleri. Subito dopo, Ignazio Corrao ha dato il suo contributo “Fatelo sapere a tutti che la lista del M5S ha 24 persone incensurate, per bene, che corrono da sole per cambiare questa città”. L’eurodeputato, inoltre, durante la serata ha fatto più volte riferimento alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto la città di Alcamo e che hanno acclarato il voto di scambio alle ultime amministrative. Corrao ha citato i famosi “pacchi di pasta” in cambio del voto. Prima di introdurre il candidato a sindaco, l’europarlamentare del M5S ha rivolto un appello ai cittadini alcamesi “Aiutateci a portarlo all’interno di questo palazzo”, indicando il municipio di fronte, specificando “perché con lui possiamo cominciare a scrivere una nova pagina di storia, una pagina completamente diversa”.

Nel ringraziare i cittadini intervenuti al comizio, Domenico Surdi ha affermato: “Siete qui perché volete partecipare con noi a questo grandissimo progetto per la nostra città. A questo grandissimo progetto che ha una data, e questa data è il 5 giugno”. E, poi, “Io vorrei tanto che quel portone che oggi vediamo chiuso, che resterà chiuso con noi soltanto per i mafiosi e corrotti, dopo il 5 giugno possa spalancarsi e tutti insieme possiamo entrarvi”. In un altro passaggio del suo discorso, Surdi ha dichiarato: “Mi hanno riferito che taluni simpatizzanti di candidati di vecchi partiti oltre a chiedere la preferenza in cabina elettorale, hanno il coraggio di chiedere anche il numero della sezione di voto. Ebbene vi invito a fare una cosa, date a queste persone il mio numero di telefono di cellulare, gli spiego io che il voto è libero!”.

A chiudere la serata è stato il vice presidente della Camera, Luigi Di Maio, che ha ricordato una delle prime vittorie non appena insediatosi nell’ufficio di presidenza della Camera: l’abbattimento di 36 milioni di euro d’affitto di alcuni edifici che ne valevano 10, pagati ad un imprenditore, grazie ad una legge che non consentiva il recesso dal contratto, e che Di Maio ha definito, ironicamente, “prenditore”. Infatti, in cambio dell’affitto sicuro, trovava sistemazione ai familiari e amici di politici di destra e sinistra. “Facemmo una legge di tre righe per far sì che si potesse recedere da quei contratti e grazie a quella legge oggi i contribuenti italiani risparmiano 32 milioni di euro all’anno”. Poi, Di Maio ha concluso “Questo stesso meccanismo è la chiave di volta per non farci fregare più, così faremo ad Alcamo”.

Linda Ferrara

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