Alcamo: presentate le liste a sostegno di Saro Lauria. Ma è incognita sul numero dei candidati

redazione

Alcamo: presentate le liste a sostegno di Saro Lauria. Ma è incognita sul numero dei candidati

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domenica 08 Maggio 2016 - 09:59

Noi Per Alcamo” e “Insieme si Può” sono le due liste dei candidati al consiglio comunale scese in campo per sostenere l’aspirante sindaco Lauria, presentate sabato mattina al Centro Congressi Marconi. Nel corso della manifestazione non sono mancati gli attacchi ad ABC e al Movimento 5 Stelle

È stato l’avvocato Sergio Cangelosi, sabato mattina, a dare inizio alla presentazione, al Centro Congressi Marconi, dei candidati consiglieri delle due liste che appoggiano Saro Lauria in corsa per le amministrative del 5 giugno: “Noi Per Alcamo” e “Insieme si Può”. Il legale alcamese, nel comporre la sua squadra, ha cercato di “pescare” un po’ ovunque tra le vecchie forze politiche della città e, quindi, sia tra i consiglieri comunali uscenti come Anna Allegro, Salvatore Trovato, Ignazio Caldarella, tutti appartenenti al centro-destra, sia tra le file del PD come Francesco Ferrarella, Francesco Dara, prima UCD e poi Partito Democratico, e Antonella Aprile, che da pochissime ore ha abbandonato i democratici. Quest’ultima, insieme al marito Aldo Mirabile, è stata coinvolta nello scandalo della Curia di Trapani che portò nel 2012 alla rimozione dell’ex vescovo Francesco Micciché. Tra gli aspiranti consiglieri c’è anche Franco Orlando, candidato a sindaco nel 2012 con Noi Sud, e la moglie del consigliere comunale Pasquale Raneri del Pdl, Daniela Pipitone. Ma c’è anche una rappresentante della comunità romena, Elena Ciobanu, tra i candidati al consiglio comunale. Lauria deve avere cambiato posizione in merito alle comunità straniere. Sei mesi fa, infatti, aveva dichiarato “A chi mi dice che è per l’integrazione, io gli rispondo che è ipocrita, perché nessuno di voi nella sua vita ha mai ospitato una famiglia di immigrati a casa sua, oppure, ha passato il Natale in una famiglia di immigrati”, aggiungendo che l’integrazione ha fallito. L’approssimarsi delle amministrative gli avrà suggerito il dietrofront. Uno spazio è stato riservato anche al nipote dell’avvocato, Sebastiano D’Angelo. Diversi sono stati gli interventi, nel corso della manifestazione, di candidati e sostenitori del legale alcamese. Il primo è stato quello di Alessandro Varvaro che ha affermato “L’onestà andrà di moda”, motto che ricorda molto quello dei pentastellati, invitando poi i presenti a votare “Un sindaco per davvero: Saro Lauria”. Il secondo contributo è stato quello di Alessandro Fundarò, il quale nel ricordare che anche all’interno della compagine politica a sostegno di Saro Lauria ci sono dei giovani che si interessano alla politica, ha dichiarato “Noi giovani perché condividiamo il progetto di Saro Lauria? Perché è la persona giusta per noi. E lo slogan che lui ha utilizzato per questa campagna elettorale «Sindaco per davvero», è quello che noi giovani condividiamo. Che vuol dire sindaco per davvero? Vuol dire quello che lui vuole essere un sindaco presente, un sindaco concreto”. Dopo, nel sottolineare il fatto che l’avvocato Lauria ha voluto precisare sui social l’appartenenza all’area cattolica, ha affermato “I valori cristiani in un momento come il nostro di crisi, come tutti sappiamo, non solo economica, ma anche morale, etica, sono fondamentali per far ripartire la nostra città”. Il terzo apporto alla dissertazione sulla sua candidatura, ed altro “acquisto” di Saro Lauria, è stato quello di Enzo Coppola, ex assessore della giunta di centro-sinistra di Sebastiano Bonventre, intervenuto in qualità di rappresentante della lista “Insieme si può”. Così, ha espresso il suo sostegno al candidato sindaco Lauria “Ho sentito dire che ci sono 8 candidati a sindaco – 7 gli ricordano in sala i sostenitori che hanno appreso da poco la notizia del ritiro della candidatura dell’avvocato Giuseppe Benenati – Al momento sono 8, 7, 6, ma non dobbiamo fare una semplice considerazione di ordine numerico. Per me i candidati sindaci effettivi sono soltanto due: il nostro amico Saro e l’avvocato Lauria”. Infine, ha preso la parola Angelo Blunda in rappresentanza della lista “Noi per Alcamo”, che ha affermato “Ho sposato il progetto di Saro perché credo sia tra tutti un uomo ligio, un uomo serio, sia una persona con cui si può parlare. Molti parlano di progetti, parlano di programmi condivisi. Siamo d’accordo i programmi vanno condivisi, ma il programma è un punto di partenza, non può essere un punto di arrivo. Il programma deve essere un continuo evolversi in comune, con tutta la cittadinanza”. Poi, è stato proiettato un video sulle bellezze storiche, naturali e culturali della città di Alcamo. La presentazione del programma in pillole è stata, invece, affidata a due giovani, i quali nell’elencare le proposte di Lauria per Alcamo hanno schernito due delle forze politiche della città “Alcamo tornerà a sorridere perché non esistono soltanto le prime tre lettere dell’alfabeto, ma anche tutte le altre”. In questo breve passaggio il riferimento ad Alcamo Bene Comune, il movimento politico meglio conosciuto come ABC è indubbio. E ancora “Alcamo tornerà a sorridere perché l’onestà non ha colori, né tantomeno stelle”. Qui, invece, si è voluta fare allusione ai pentastellati, i quali sono stati chiamati in causa in un altro intervento, quello del candidato sindaco in persona, Saro Lauria. Infatti, nel mezzo della sua lunga dissertazione, l’avvocato Lauria ha affermato che Alcamo non può ispirarsi ad una cultura sociale che fa sperare i propri figli in un posto di portaborse, aggiungendo “Ma vi pare civiltà questa espressione? Una società che vede come unico modo per erodere il deficit occupazionale quello di formare un portaborse? E mi riferisco al mio amico Ignazio Corrao che si è contraddistinto per questa iniziativa”. Questa, dunque, l’accusa sferrata all’eurodeputato alcamese del M5S. Il legale alcamese ha dichiarato, inoltre, di volere puntare sulla creazione di una fondazione onlus, estranea alla contabilità generale del comune, finanziata dalla rinuncia totale delle indennità del sindaco e delle altre cariche che vorranno privarsi dei propri emolumenti. Inoltre, Lauria ha promesso di riportare ad Alcamo Marina la presenza delle forze dell’ordine, assenti nella località balneare dai tempi della “Strage della casermetta”. Per Lauria, dietro la sua forza politica non vi è “nessun potentato politico”. Eppure, in suo aiuto, sono accorsi da Trapani l’ex deputato regionale Livio Marocco, con il suo movimento Diventerà Bellissima, il sindaco di Mazara Nicolò Cristaldi, e il senatore Antonio D’Alì del Pdl, che nel 2012 gli preferì Francesca De Luca come candidato sindaco di Alcamo, spingendo Lauria al ritiro. Dunque, la corsa verso il palazzo di città è stata sempre difficoltosa nella lunghissima esperienza politica dell’avvocato alcamese. Oggi, l’incognita potrebbe essere rappresentata proprio dalle sue liste di consiglieri comunali stilate all’ultimo minuto.

Ecco l’elenco dei candidati presentati dall’avvocato Cangelosi, suddivisi per tranche.

Fanno parte della prima: Anna Allegro; Antonella Aprile; Antonella Battaglia; Alessandro Bongiovanni; Giovanna Calamusa; Ignazio Caldarella; Giuseppe Campanella; Elena Ciobanu; Sebastiano D’Angelo, Francesco Dara; Maria Denaro; Michele Di Gloria; Francesco Camarda; Saverio Cammisa; Andrea Giuseppe Corrao; Iolanda De Simone; Anna Ferrara; Francesco Ferrarella; Vincenzo Fundarò; Francesco Ippolito; Alida Lauria; Caterina Melodia; Alessandro Varvaro.

I nominativi della seconda sono: Stefano Di Lorenzo; Rosa Maria Ferrari; Pietro Gruppuso; Debora Milotta; Leonardo Notarbartolo; Roberta Piazza; Daniela Pipitone; Franco Orlando; Alan Pirrone; Giuseppe Ruggirello; Piera Stabile; Salvatore Trovato; Calogero Selvaggio.

Dunque, sono 36 in totale i candidati al consiglio comunale. Ne mancano 12 all’appello per completare entrambe le liste. Comunque, c’è tempo fino a mercoledì per correre ai ripari e chissà se, stavolta, Saro Lauria sarà uno dei candidati a sindaco di Alcamo per davvero, il quale sostiene che “Quando si sceglie un sindaco si fa un investimento, non si fa una scelta politica”.

Linda Ferr

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