La palma di Piazza Borsellino

Claudia Marchetti

La palma di Piazza Borsellino

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venerdì 06 Maggio 2016 - 18:11

Erano gli anni ’60 dello scorso secolo quando l’edificio dell’attuale Piazza Borsellino ospitava nei primi due piani la scuola elementare “Giuseppe Lombardo Radice” e in quello superiore l’Istituto Magistrale “Pascasino”. La data del 15 gennaio 1968 segnò la fine traumatica delle due istituzioni scolastiche causata dal terremoto del Belice. In attesa della verifica di stabilità, intanto, vennero sistemate nelle aule circa mille brande per accogliere i profughi dalle zone colpite dal sisma. Ma nessun profugo varcò la soglia di quell’edificio. All’ evento luttuoso di quei giorni fece da contrappeso l’istituzione del Tribunale che Marsala agognava da un secolo. Ed allora… Tutti e tutto fuori….banchi, arredi scolastici, brande, materassi e coperte e via spedita ai lavori di adattamento della struttura alle funzioni forensi.

Mia cara palma, sei rimasta soltanto tu a ricordare in quel luogo la scuola che ti prelevò da un terrazzo di una modesta abitazione di corso Gramsci per metterti a dimora lì dove ancora ti trovi a vegetare imperterrita, spelacchiata da sempre ma resistente agli attacchi del punteruolo rosso. Un vecchietto, un giorno si presentò a scuola dicendomi: “Vedo che i ragazzi curano le piante, hanno piantato gli alberi nell’ex fossato di Porticella. Io avrei una palma da donarvi. Ma dovete venirvela a prendere dal terrazzo in cui è cresciuta dentro una “bagnina”. Insieme al carissimo bidello Antonio Lombardo mi recai sul terrazzo e ricevetti da quel vecchietto un dono che gli era certamente caro altrettanto quanto lo è per me il ricordo di quella scuola che diressi per otto anni.

Elio Piazza

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