Consorzi di bonifica, interviene Sicilia Futura: “Cracolici sospenda aumenti”

redazione

Consorzi di bonifica, interviene Sicilia Futura: “Cracolici sospenda aumenti”

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venerdì 29 Aprile 2016 - 17:41

“La situazione dei consorzi di bonifica siciliani, e di quello di Trapani in particolare, rischia di implodere travolgendo buona parte delle imprese agricole”. Lo dichiarano Edy Tamajo, vicepresidente della Commissione Attività Produttive dell’Ars, e Giacomo Scala, segretario regionale organizzativo di Sicilia Futura. “Anni di ritardi e di errori – si legge in una nota inviata agli organi di stampa – accompagnati dalla garanzia fornita dalla legge regionale del pagamento degli stipendi per i lavoratori dei consorzi, hanno portato ad una situazione paradossale. Infatti si è assistito ad una sorta di scambio: servizi scadenti in cambio di tolleranza nei pagamenti. Tutto ciò ha scatenato un corto circuito. Oggi infatti ci troviamo con i consorzi indebitati all’inverosimile, i creditori che si rivolgono ai giudici per ricevere quanto dovuto, i lavoratori precari che ricorrono contro gli stessi consorzi, manutenzioni non effettuate, reti colabrodo, e gli agricoltori inferociti perché chiamati a pagare oneri consortili aumentati fino al 500%. A quanto sopra si aggiungono le modifiche normative fatte con le due ultime finanziarie che hanno prima, nel 2014, eliminato la garanzia del pagamento del 95% degli stipendi e poi, nel 2015, con un meccanismo di decurtazioni dei contributi in capo alla regione, hanno previsto l’azzeramento degli stessi nell’arco di cinque anni”.

Per Sicilia Futura, tuttavia, la soluzione non è scaricare sugli agricoltori i costi dell’inefficienza e della riduzione dei contributi regionali, ma mettendo in atto tutto quanto il legislatore ha già previsto quando è stato deciso di ridurre le risorse da trasferire ai consorzi.

“L’azione dei prossimi giorni deve essere pertanto indirizzata nelle due direzioni individuate dal legislatore regionale: accelerare il processo di riforma dei consorzi per ridarli nuovamente in gestione agli imprenditori agricoli; utilizzare le risorse extraregionali a disposizione del Dipartimento Sviluppo Rurale dell’Assessorato all’Agricoltura per la regimazione degli alvei fluviali che attualmente ammontano a 6 milioni di euro cui vanno aggiunti altri 34 milioni di euro di progettazione già approvata dalla Corte dei Conti e che saranno disponibili nei prossimi mesi con l’attivazione del PO FESR 2014/2020”.

Sicilia Futura chiede infine all’Assessore Regionale all’Agricoltura, Antonello Cracolici, l’immediata istituzione di un tavolo di crisi per la risoluzione della problematica e nel contempo intervenire per sospendere tutti gli aumenti deliberati dai consorzi.

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