Ancora una volta lo Sport Club Marsala 1912 è stato costretto a cedere punti al cospetto del pubblico amico. Iniziato male e proseguito peggio, il nuovo anno non ha fatto registrare nessuna vittoria al “Nino Lombardo Angotta” e, logicamente, questa carenza sta pregiudicando il cammino nel quarto campionato nazionale. Gli azzurri, nonostante siano ancora in piena corsa per evitare i play out, stanno pagando le pessime prestazioni interne che hanno permesso alle compagini avversarie di portare via punti preziosi; senza tutti questi “scivoloni” casalinghi, probabilmente, quando ormai mancano solo 4 match al termine della regular season, la carovana cara al presidente Bonafede avrebbe potuto festeggiare la salvezza anticipata centrando anzitempo l’obiettivo stagionale. Invece, dovrà sudare e lottare ancora per poter preservare la categoria.
Tornando alla gara di ieri contro il Roccella, Riccobono e compagni hanno ancora una volta pagato a caro prezzo la mancanza di un gioco organizzato, affidandosi troppo spesso alle azioni individuali ed ai lanci lunghi, e, soprattutto, la difficoltà a concretizzare sotto rete. Anche la latitanza della dea bendata e qualche decisione arbitrale che ha indispettito il poco pubblico presente sugli spalti hanno avuto il loro peso nel computo dei novanta minuti. Infatti, la rete incassata dopo appena 300 secondi dal fischio di inizio, in occasione della prima ed unica conclusione in porta dei calabri, ha complicato ulteriormente la gara dei lilybetani. Nonostante il timido pressing alto e qualche azione insistita, nel primo tempo la partita è scivolata via senza nessuna emozione. Nella ripresa, invece, grazie anche ad un Roccella mai domo ed ordinato, la gara è stata un po’ più avvincente, quantomeno per gli altri tre goal realizzati.
Dopo mezzora di forcing confuso che ha regalato pochissime occasioni da rete, la squadra di mister Rosario Pergolizzi (espulso nell’intervallo assieme a Gerardi e Cucchiara) è riuscita a pareggiare grazie ad un calcio di rigore concesso dal fischietto Umbro Repace per un fallo su Gambuzza. Dagli undici metri si è presentato Vincenzo Riccobono che, con un mancino perfetto, ha spiazzato il portiere avversario. Non vi è stato neanche il tempo di gioire ed organizzare il forcing finale perché i calabri, approfittando dell’ennesima dormita collettiva della difesa azzurra e di un’indecisione del portiere Pizzolato, sono riusciti a realizzare la rete del nuovo vantaggio con Dorato.
Fortunatamente, però, allo scoccare del 90’, l’arbitro ha concesso un secondo calcio di rigore, questa volta per fallo su Cortese, che è stato trasformato nella medesima maniera sempre dal capitano. Dopo 3 minuti di recupero, il triplice fischio che ha sancito la fine delle ostilità; al rammarico di non aver approfittato del fattore campo e dello scontro diretto, si contrapponeva la soddisfazione di non aver perso la gara e di aver comunque pareggiato preservando il distacco dal Roccella e dalle inseguitrici.
La trasferta di Leonforte, il big match interno con la Cavese, l’ultima sfida lontano dal Municipale con il Lamezia e la gara con il Rende la penultima giornata (l’ultima il Marsala riposerà) sono le 4 finali da, possibilmente, vincere per centrare l’obiettivo salvezza e salvare una stagione che certamente non passerà agli annali del calcio marsalese.