La successione dell’assessore dimissionario Antonino Barraco sembra avere gettato nel “torpore” la politica marsalese. Appare evidente che nella maggioranza non vi sono esponenti che vogliano sbilanciarsi. La preoccupazione, peraltro legittima, è quella di sentirsi rispondere dal sindaco che la scelta tecnicamente è una sua prerogativa. Sorprende invece l’assoluto silenzio dei partiti e dei movimenti dell’opposizione. Chi in questi mesi è intervenuto per sollevare questioni rivelatesi interessanti o a volte speciose, di fronte alle dimissioni dell’assessore Barraco ha preferito tacere. E dire che l’ex esponente della giunta andando via, ha sollevato delle questioni che meriterebbero una certa attenzione. Il presidente del Consiglio e il suo gruppo, Democratici per Marsala, sono stati tra quanti si sono sentiti tirare la classica “giacca” da tutte le parti.
“Non abbiamo proposto alcun nome di possibile assessore al sindaco – ci ha detto Enzo Sturiano -. tanto per essere chiari ancora una volta: noi non siamo in cerca di alcuna poltrona”.
Eppure in queste ultime ore è girato il nome di un funzionario regionale a voi molto vicino. Lo avete indicato?
“Se si tratta del dottore Matteo Galfano, affermo subito che viene tirato in ballo in modo ingiustificato un serio professionista e una persona per bene che potrebbe ricoprire molti ruoli amministrativi vista la sua esperienza come funzionario regionale. Ma noi non abbiamo fatto il suo nome né altri”.
E perché?
“Il metodo che noi peraltro abbiamo sollevato per altre questioni, ci dice che prima di fare un nome bisogna chiarire alcune cose circa la gestione collegiale della amministrazione che secondo noi ha lasciato a desiderare”.
Quindi non siete contenti dell’operato del sindaco e della Giunta?
“Non ho detto questo. Ci sono alcuni passaggi politici che vanno chiariti anche alla luce del fatto che Alberto Di Girolamo è il segretario del più grande partito di Marsala. A lui spettano le iniziative di natura politica”.
A proposito, lei e il suo gruppo non avevate aderito al Partito Democratico? Come è andata a finire?
“Qui si apre una maglia che ci lascia ancora perplessi. Avevamo presentato la richiesta di adesione al partito, così come ci era stato richiesto. Abbiamo prodotto circa 150 domande. E si badi bene tra di loro c’era gente che chiedeva solo il rinnovo della tessera. Erano tesserati da anni al Pd. Altri invece erano stati candidati nella lista Democratici per Marsala a sostegno di Alberto Di Girolamo. Da allora aspettiamo una risposta e non capiamo a cosa dovrebbero rispondere di diverso dall’accettare il tesseramento. Non sappiamo neppure se esiste un organo statutario che si sta occupando del nostro “caso”. Non vorremmo che la nostra adesione desse fastidio a qualcuno”.
E quindi che farete? Rinuncerete?
“Alle nostre idee? Nemmeno per sogno. Aspettiamo la riunione degli organismi dirigenti a tutti i livelli. Parteciperemo chiedendo spiegazioni ufficiali”.