“L’emergenza sociale ed economica che vive la città di Marsala richiede la ricerca di un dialogo aperto e trasversale per unire tutte le forze politiche attorno a dei progetti che possano creare lavoro”. E’ quanto afferma l’ex deputato marsalese Massimo Grillo in una nota stampa dove tra l’altro annuncia di aver inviato una lettera al sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo. “Per questa ragione – afferma Grillo – ho incontrato ed ascoltato i gruppi politici dell’opposizione presenti in Consiglio comunale per valutare come concorrere a fare concretamente la nostra parte fino in fondo”. Grillo, che fronteggiò l’attuale sindaco alle scorse elezioni uscendo sconfitto soltanto al ballottaggio, propone un “Patto per il lavoro” “…per fronteggiare insieme l’emergenza economica con un metodo che ci renda corresponsabili e partecipi nella capacità di formulare proposte e darne esecuzione”. Massimo Grillo fa riferimento alla recente affermazione in Consiglio comunale del sindaco Di Girolamo di volere mettere in campo delle iniziative volte a creare possibilità di lavoro, sia che provengano dall’amministrazione che dal Massimo Consesso Civico. “Queste affermazioni – afferma – le abbiamo accolte favorevolmente e per questo chiedo un incontro al sindaco anche alla presenza dei rappresentanti di tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale”. Grillo auspica che Alberto Di Girolamo accolga la sua proposta “…in modo da consentirci di fare conoscere i nostri progetti che, siamo certi, possano davvero concorrere in un clima di rinnovato dialogo e confronto costruttivo, a dare le necessarie risposte”. Grillo afferma che le cause della drammatica situazione politica non possono attribuirsi a chi amministra la città, e invita il sindaco a costituire la ragione per “…accantonare le distinte e magari legittime divisioni, per ricercare una nuova forma di solidarietà e condivisione, una unità strategica fondata sul coraggio e la generosità. Liberi, pertanto, da schemi rigidi intendiamo ricercare una crescita della comunità cittadina che rimane per noi l’interesse primario”.
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