Dovrebbe essere la volta buona: il Piano Regolatore Generale sta per approdare al Consiglio comunale di Marsala. Dalle notizie che abbiamo raccolto, pare che tutte le procedure preliminari di pertinenza degli uffici siano state effettuate. Tuttavia, non si sa ancora quando la discussione della “delibera delle delibere” verrà inserita all’ordine del giorno dei lavori di Sala delle Lapidi. Dal Piano Regolatore Generale passa l’idea di città che questo Consiglio consegnerà alle prossime generazioni, definendo le linee essenziali di un processo che, naturalmente, dovrà essere più articolato. Il dato curioso è che proprio quest’anno ricade il trentesimo anniversario dalla data in cui l’amministrazione comunale marsalese affidò all’architetto Andrea Tosi l’incarico di redigere il Prg. Un arco temporale scandito da tanti cambiamenti politici globali – in mezzo, per dire, è caduto il Muro di Berlino e sono state abbattute le Torri Gemelle – ma caratterizzato anche dalla costante lentezza con cui si è condotto il processo di pianificazione urbanistica che avrebbe dovuto dare un indirizzo chiaro allo sviluppo della città. Probabilmente, è anche in questa lentezza che risiede uno dei problemi principali di Marsala. Se da un lato è evidente che i tempi lunghi mal si concilino con le esigenze della contemporaneità, è altrettanto evidente che tanti (forse troppi) abbiano tratto vantaggio dal primato della lentezza. Mentre le carte del Piano Regolatore venivano controllate minuziosamente, i Consigli comunali hanno approvato varianti urbanistiche e piani di lottizzazione che non sempre sono andati incontro a un’idea di bene comune. E chi sulla lentezza dei processi politici ha costruito piccole e grandi rendite di posizione, non ha nessun interesse a cambiare abitudini. Su questo, come su altri fronti, riteniamo che sia arrivato il momento di chiedere a chi amministra (Giunta e Consiglio) di cambiare marcia e di procedere in maniera spedita alla programmazione e alla trattazione delle questioni più importanti per la città. Anche perché, ci sono delibere – come quella riguardante il Piano Regolatore – che hanno la necessità di essere discusse con la massima trasparenza, attraverso la convocazione di sedute consiliari aperte, audizioni pubbliche, momenti di confronto aperti alla città, ai professionisti, agli ordini professionali. Ci auguriamo che quest’appello non cada nel vuoto. E che in questo trentesimo anniversario, la città di Marsala possa davvero raggiungere un traguardo del genere e cominciare una nuova stagione, basata sulla programmazione ragionata e su un’idea ben definita di città.
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