A Milano è tempo di Bit. La Regione Sicilia punta sull’enogastronomia etnea e l’itinerario di Carlo V

Vincenzo Figlioli

A Milano è tempo di Bit. La Regione Sicilia punta sull’enogastronomia etnea e l’itinerario di Carlo V

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giovedì 11 Febbraio 2016 - 06:33

Comincia oggi a Milano la Bit, la Borsa Internazionale del Turismo che ogni anno vede arrivare a Rho espositori e buyers provenienti da tutto il mondo. Anche quest’anno la Regione Sicilia è presente con un proprio spazio, puntando su due iniziative considerate di particolare rilevanza per la promozione e la valorizzazione del turismo siciliano: la prima riguarda il Treno del Vino e dei Sapori dell’Etna, che offre al viaggiatore la possibilità di apprezzare territorio e sapori; la seconda, prevede un itinerario culturale ricco di riferimenti storici sul viaggio in Sicilia dell’Imperatore Carlo V nel 1535. Se l’iniziativa dedicata ai sapori e ai vini etnei conferma una certa attenzione prevalente all’area del catanese (facendo storcere il naso ad altre realtà in prima linea nell’enogastronomia siciliana) quella relativa al percorso seguito dal sovrano medioevale si inserisce in una serie di attività che la Fondazione Federico II ha promosso negli ultimi anni, nell’ambito di un più articolato progetto europeo. L’itinerario attraversa le province di Trapani, Palermo, Catania e Messina. Carlo V, infatti, sbarcò a Trapani il 20 agosto del 1535, fermandosi per cinque giorni. Dopo di che, un breve soggiorno ad Alcamo passando per Inici, un passaggio a Partinico, una sosta più lunga a Monreale e l’arrivo a Palermo dove rimase fino al 14 ottobre per poi proseguire in direzione Messina, dove giunse il 21 ottobre, avendo nel frattempo toccato Polizzi Generosa, Nicosia e Randazzo, alle pendici dell’Etna. Fa parte dell’itinerario che verrà presentato alla Bit anche Castelvetrano, da cui tuttavia Carlo V non passò mai. L’inserimento è legato al rapporto con Carlo d’Aragona – Tagliavia, signore di Castelvetrano, e per quaranta giorni reggente del trono di Spagna in attesa della maggiore età di re Filippo II, dopo l’abdicazione di Carlo V.

Per il resto, poca roba: sono lontani i tempi in cui i Comuni investivano le proprie risorse per partecipare alla Bit. Esperienze che a volte portavano a una reale promozione del territorio, ma che in certi casi venivano vissute dalle delegazioni degli enti locali alla stregua di “gite fuori porta” fini a se stesse.

Tra i pochi a crederci ancora c’è Giuseppe Pagoto, sindaco dell’amministrazione delle Egadi, che comunque si presenta ogni anno a Rho con una programmazione ben definita, con l’obiettivo di destagionalizzare i flussi turistici verso le isole dell’arcipelago.

Al di là dei privati, ci sono poi le realtà associative che si consorziano tra loro per ammortizzare le spese e presentare pacchetti comuni, come stanno facendo a Marsala l’Associazione Strutture Turistiche (che mette assieme una quindicina di strutture ricettive) e l’associazione “Le vie del vento”.

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